Combattere la diffusione della ludopatia, che sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante ed esteso. Il Comando Legione Carabinieri “Puglia” ha disposto un servizio straordinario di controllo delle sale scommesse e video lottery, finalizzato alla verifica del rispetto della normativa di settore.
L’attenzione si è incentrata principalmente sulla verifica dei titoli autorizzativi relativi agli apparecchi di intrattenimento con vincita in denaro, al corretto esercizio delle licenze rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, In particolare i controlli si sono concentrati sulle disposizioni contenute nella specifica Legge regionale n.43 del dicembre 2013, che prevede all’art. 7 che l’esercizio delle attività di gioco debba trovarsi ad una distanza non inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi, e centri giovanili, centri sociali, o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture operanti in ambito sanitario o socio assistenziale o strutture ricettive per categorie protette.
Nell’ambito dei controlli, i Carabinieri della stazione di San Pancrazio Salentino hanno denunciato il gestore e il presidente di un circolo privato del luogo; i due sono ritenuti responsabili di aver organizzato un’attività illecita di pubbliche scommesse. Nello specifico, le indagini e il sequestro hanno dimostrato la presenza di sei personal computer corredati di matrici e numerose ricevute, installati abusivamente all’interno del locale e utilizzati per la raccolta di scommesse via internet. Nella circostanza la norma penale applicata è stata la legge 401 del 13 dicembre 1989 “organizzazione abusiva di esercizio di pubbliche scommesse” che sanziona con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque abusivamente esercita l’organizzazione di pubbliche scommesse che la legge riserva allo Stato o ad altro Ente concessionario.
L’esito del controlli effettuati dai Carabinieri su 95 sale scommesse del brindisino ha permesso di elevare complessivamente 130 mila euro di sanzioni amministrative.
Il giro d’affari legato al gioco d’azzardo e, in particolare alle slot-machine e ai giochi on line ha fatto registrare negli ultimi anni una crescita straordinaria. Il facile accesso e la capillare diffusione degli apparecchi elettronici ha determinato sia l’aumento dei giocatori, sia l’aumento dei soggetti affetti da gioco d’azzardo, trasformando e snaturando l’originaria finalità ludica e di intrattenimento. La completa liberalizzazione del settore, avvenuta negli anni scorsi ha attratto categorie tradizionalmente categorie di persone che prima ne erano immuni (giovani, casalinghe, pensionati) e che, sovente, mossi dal bisogno di conseguire guadagni facili e veloci finiscono per esserne contagiati, dilapidando patrimoni e distruggendo vite. Non si può non tenere conto dell’illegalità che si cela a volte dietro il gioco che prevede un volume d’affari molto alto: dagli indebitamenti finanziari che possono portare lo sventurato giocatore a commettere reati, alla dipendenza patologica, che nei casi più gravi può concludersi con il suicidio.
In Italia ad occuparsi della gestione e della supervisione del gioco pubblico è l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (Aams), coadiuvata da altre Agenzie come l’Agenzia dei Giochi con cui cerca di assicurare gli introiti statali con il prelievo fiscale e di conservare un mercato trasparente ed estraneo all’illegalità.