Porta la data di oggi l’istanza protocollata dal comitato civico “Ricordo vittime delle Foibe” e sottoscritta da 327 cittadini, in cui si chiede l’intitolazione di una strada, piazza o più in generale di un luogo pubblico ai “Martiri delle Foibe”.
Con la legge n. 92 del 30 Marzo 2004 veniva istituita “una solennità civile Nazionale Italiana” il “Giorno del Ricordo”, che riporta all’art. 1: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Il Comitato ha scelto simbolicamente la data del 10 febbraio dando più valore all’iniziativa e alla voce di quei cittadini morti in un “silenzio assordante”.
Il Presidente del Repubblica Sergio Mattarella in occasione del “Giorno del Ricordo” definisce le foibe come sciagura nazionale e, criticando il negazionismo, rivolge un appello a tutti: “Oggi il vero avversario da battere, più forte e insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”.
«Il Comitato ricorda – si legge nella nota diffusa alla stampa – che nel corso degli anni, in Italia si sono susseguite diverse iniziative volte alla commemorazione di tutti gli Italiani infoibati, perseguitati o costretti ad abbandonare le proprie terre a causa della persecuzione etnica perpetrata da Tito.
Negli anni scorsi anche Ostuni si è distinta nel ricordare i nostri connazionali, grazie all’impegno di cittadini che spontaneamente si sono prodigati alla realizzazione d’iniziative e che non hanno mai ricevuto un supporto dalle istituzioni locali. Atteggiamento questo che sembra dimostrare che i terribili eventi verificatosi non riguardino la nostra comunità, non considerando invece che Ostuni è interessata da molto vicino vista la presenza di diversi concittadini che hanno origini riconducibili ai territori Istriani e Dalmati.
Un esempio tra tutti, che dimostra la poca sensibilità nelle ricordare quanto accaduto subito dopo la seconda guerra mondiale, è la presa d’atto che ad oggi in diversi comuni della Provincia, della Regione e d’Italia vi è una Strada, Piazza o qualunque altro luogo pubblico intitolato ai “Martiri delle Foibe”, mentre nel nostro Comune questo non è accaduto».
Pertanto, il comitato cittadino, che si dichiara scevro da qualsiasi appartenenza politica e partitica, chiede al sindaco Guglielmo Cavallo e alla sua giunta, l’intitolazione di una strada, un parco o uno spazio pubblico ai “Martiri delle Foibe”; che venga esaminata la proposta dalla Commissione Toponomastica, individuando una strada, una piazza o una qualsiasi area pubblica, si potrebbe considerare l’intitolazione del belvedere di fronte all’Hotel Ostuni Palace; che venga inserito un ordine del giorno al primo Consiglio comunale utile per valutare la proposta di intitolazione ai “Martiri delle Foibe” del belvedere di fronte all’Hotel Ostuni Palace o in alternativa una strada, una piazza o un altro luogo pubblico. Possibilità, questa, prevista nel regolamento comunale all’art. 23 “potestà propositiva”, comma 1: “Titolari della potestà propositiva di deliberazioni da sottoporre all’esame del Consiglio sono, nel seguente ordine prioritario: il sindaco, ciascun gruppo consiliare, la giunta comunale ed almeno 200 cittadini ex art. 31 dello Statuto”.