Marò Pajno e Lolita Lobosco, idealmente una accanto all’altra, in un’amabile e piacevole conversazione sulla vita, sulla scrittura e sull’attualità.
Questa la magia che si è compiuta ieri pomeriggio, giovedì 19 luglio, a Ostuni nel terzo appuntamento de “I Giardini Letterari” di Rosa Marina, quando Giuseppina Torregrossa, scrittrice e inventrice del personaggio del vicequestore aggiunto Maria Teresa Pajno, soprannominata Marò, è stata intervistata da Gabriella Genisi, dalla cui penna è nata l’amatissima Lolita Lobosco, seducente e fascinoso commissario, protagonista di numerosi romanzi della scrittrice pugliese.
Un’alchimia tutta al femminile, fortemente caldeggiata da Giusy Santomanco, direttore artistico della rassegna letteraria, che ha voluto realizzare questa presentazione incentrata sull’altra metà del cielo.
La scrittrice palermitana, autrice di romanzi di successo come “L’asssaggiatrice” e “Il conto delle minne” ha presentato la sua ultima fatica letteraria, “Il basilico di Palazzo Galletti”. Un nuovo caso da risolvere per il vicequestore aggiunto Maria Teresa Pajno, che torna a distanza di sei anni dal primo romanzo di cui era protagonista, “Panza e prisenza”, in cui i lettori di Giuseppina Torregrossa hanno imparato a conoscerla e ad amarla.
Il nuovo romanzo della scrittrice siciliana non può essere raccontat prescindendo dai profumi, a iniziare da quello del basilico, presente già nel titolo del romanzo, ma anche dai colori e dalle suggestioni di una Palermo raccontata nelle sue vesti estive, con tutte le sue numerose e affascinanti contraddizioni. Odori che sanno di buono, ma anche miasmi della spazzatura che riempie senza pietà i vicoli di una città antica e visionaria, i cui abitanti invocano la patrona Santa Rosalia affinché faccia cadere copiosa la pioggia su una città che è rimasta a secco, come ogni estate, quando dai rubinetti della città non esce più neanche una goccia d’acqua.
Una Palermo deserta a Ferragosto, che racchiude come in uno scrigno i misteri e i segreti di una ragazza di ottima famiglia trovata morta nel suo appartamento in pieno centro città, in Piazza Marina, nel suggestivo quartiere della Kalsa. E toccherà proprio al vicequestore Maria Tersa Pajno, promossa da poco a capo della squadra anti-femminicidio, dipanare le trame nascoste di questo omicidio che scuote dal torpore un’estate palermitana afosa e assetata.
Il dialogo tra le due scrittrici di personaggi femminili così caratterizzati e caratterizzanti come sono le due donne Commissario nate dalla fantasia di Giuseppina e Gabriella, passa inevitabilmente dalla sfida di essere donne. Donne che lavorano, che amano cucinare, prendersi cura di sé, ma soprattutto divertirsi e amare.
Sicilia e Puglia, due microcosmi simili ma diversi, nei racconti delle due scrittrici si scoprono identici nei tratti delle anime affini di Marò e Lolita, che vivono entrambe rapporti difficili con i loro compagni, ma riescono tuttavia ad essere donne a tutto tondo, servendosi entrambe di un’ironia sovversiva, antidoto alle mille difficoltà della vita.
Un incontro, quello di ieri pomeriggio, che ha saputo toccare corde profonde e ha profondamente emozionato quando Giuseppina Torregrossa ha letto un brano del romanzo, intonando la struggente ninna nanna in dialetto siciliano che la mamma di Giulia, la ragazza trovata morta nell’appartamento in centro a Palermo, canta alla figlia in obitorio cullandola tra le sue braccia per l’ultima volta.
L’appuntamento con “I Giardini Letterari” proseguirà giovedì prossimo 26 luglio, alle ore 19.30, con lo scrittore Carlo Mazza che presenterà il suo romanzo “Naviganti delle tenebre”.
