Il Forum della Società Civile di Ostuni lancia una petizione popolare per salvare il Cinema Teatro Roma.
L’iniziativa divulgata dal presidente Vincenzo Cappetta, segue una serie di istanze portate avanti dal Forum in difesa dello storico cinema e teatro ostunese acquistato nel 2017 dalla società fasanese Specchio Immobiliare Srl, che fa capo René De Picciotto, imprenditore ed ex banchiere svizzero di origini italiane che negli ultimi anni, dopo aver sposato una ostunese, ha deciso di investire in Puglia.
Qualche giorno fa proprio la Specchio Immobiliare, tramite una nota, rispondeva al Forum affermando che «sul suolo del cinema teatro ostunese non esiste alcun vincolo di destinazione d’uso», come invece sostiene il Forum.
«Stiamo lavorando– afferma la nota- per realizzare una sala funzionale aperta all’intera comunità. Oggi l’unico modo per finanziare la cultura è quello di fare in modo che ad essa vengano abbinate attività di somministrazione di alimenti e bevande e di pubblico intrattenimento. L’idea di sviluppo è imperniata sul concetto di polifunzionalità del contenitore, in grado di trasformarsi rapidamente da cinema a teatro, da teatro a sala per conferenze, struttura per convegni e club musicale con luonge bar».
La petizione popolare lanciata dal Forum “Salviamo il Cinema Roma” ribadisce che «la città di Ostuni è stata privata dell’unico contenitore culturale capace di ospitare 400 persone ritrovandosi così più povera sul piano della cultura, perdendo occasioni di crescita civile e culturale e di aggregazione sociale, col passare dei mesi, senza che avvenisse la promessa riapertura del Cinema Teatro».
Quando la struttura fu venduta dal proprietario del cinema alla società che fa capo a De Picciotto, l’amministrazione Coppola interruppe la convenzione esistente tra Comune di Ostuni e Cinema.
La struttura, così come assicurato allora dall’amministrazione stessa e dalla Specchio Immobiliare avrebbe dovuto essere terminata e inaugurata pochi mesi dopo, ma alcune criticità emerse durante i lavori di ristrutturazione ne hanno fatto slittare l’apertura.
La petizione promossa dal Forum «chiede di chiarire i termini della questione e di operare per la riapertura del Cinema Teatro Roma sulla base di una nuova convenzione con la proprietà che garantisca la funzione di una sala cinematografica e teatrale di 400 posti, impegnandosi sin d’ora, anche attraverso un sostegno finanziario, ad assicurare l’uso gratuito della struttura per le manifestazioni delle scuole, delle associazioni culturali, sociali ed economiche della Città. Si chiede, in particolare, di evitare il rischio che la struttura sia trasformata in un contenitore commerciale per bar, musica, spettacoli, ristorazione, ed in forma residuale per cinema e teatro».