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Ottobre 19 2024

Insulti razzisti contro atleta di colore: «Hai finito di fare la scimmia?». Nei guai 44enne di Brindisi

Il tifoso, protagonista dello spregevole episodio, è stato denunciato e sottoposto a Daspo per cinque anni con obbligo di firma

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Un componente della tifoseria dell’Happy Casa Brindisi è stato denunciato per aver rivolto insulti razzisti nei confronti di un atleta di colore. L’episodio discriminatorio è accaduto lo scorso lunedì 18 ottobre presso il PalaPentassuglia di Brindisi, dove si è svolto l’incontro di basket valido per la Champions League tra le compagini Happy Casa Brindisi  e la U/Banca Transilvania Cluj Napoca. Il match, finito 71-76 per la squadra ospite, ha suscitato malumore in una parte della tifoseria.

Al termine della gara, mentre gli ospiti si attardavano sul parquet per festeggiare, un cestista statunitense di colore del Cluj Napoca era intento a rilasciare un’intervista televisiva. Un tifoso brindisino in quei frangenti si è più volte rivolto all’atleta in dialetto, proferendo la frase: “Hai finito di fare la scimmia?

L’episodio si è verificato sotto gli occhi del personale della Digos e di un operatore della Polizia Scientifica presenti, che si adoperavano immediatamente per documentare il fatto, peraltro ripreso dal sistema di registrazione audio e video. Sono state proprio le immagini girate in automatico che hanno permesso agli inquirenti di risalire all’autore dello spregevole episodio.

Accusato d’incitamento all’odio razziale,  il brindisino 44enne F.B. è stato denunciato all’autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 1, lettera a) della legge n. 205/93 e sottoposto a D.A.Spo. della durata di cinque anni con obbligo di firma, durante lo svolgimento dell’incontro sportivo casalingo, per la durata di sei mesi. Si tratta di un soggetto recidivo perché sottoposto, nell’anno 2017, già a provvedimento D.A.Spo per la durata di un anno.

«Spesso – si legge nella nota della Questura di Brindisi – questo genere di reati suscita nella vittima che li subisce un senso di “debolezza” e di impotenza che la porta a non reagire, a non denunciare. I reati discriminatori, perciò, il più delle volte tendono a rimanere sommersi ed implementano il fenomeno dell’under-reporting. Il Questore, che ha emesso il provvedimento interdittivo, si augura che ciò possa servire ad evitare che episodi del genere si ripetano in futuro».

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