Procedono serrate le indagini per risalire agli autori dell’atto intimidatorio compiuto nei confronti dell’avvocato Domenico Tanzarella, consigliere comunale d’opposizione, ex sindaco della Città bianca e già presidente della provincia di Brindisi. Sono al vaglio di investigatori e agenti del commissariato di Polizia locale le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza disposte nelle immediate vicinanze dell’abitazione di Tanzarella, vittima lo scorso 4 gennaio di un nuovo attentato. A distanza di due mesi dall’esplosione di tre colpi di fucile contro l’auto e il cancello d’ingresso, altri due proiettili vengono esplosi contro un’altra auto di sua proprietà.
Gli inquirenti, coordinati dal vicequestore Gianni Albano, pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini in corso, non escludono che i due atti intimidatori siano strettamente collegati tra loro e abbiano un’unica matrice criminale. In base agli elementi acquisiti durante la prima indagine e agli indizi rilevati nelle scorse ore, gli agenti del commissariato di Polizia di Ostuni avrebbero individuato un paio di piste da seguire per consegnare alla giustizia gli autori dell’attentato.
Intanto il Prefetto di Brindisi Umberto Guidato, con cui Tanzarella si è sentito telefonicamente la sera dell’attentato, sta valutando se convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica; mentre il Questore di Brindisi Ferdinando Rossi assicura stretta collaborazione con l’autorità giudiziaria, nel seguire la vicenda con la massima attenzione.
Dal versante istituzionale e politico giungono nei confronti di Tanzarella non solo messaggi di vicinanza, ma anche proposte per condannare ogni forma di criminalità. I consiglieri comunali di opposizione Francioso, Matarrese, Pinto e Parisi presentano la richiesta per la convocazione d’urgenza di un consiglio monotematico, “al fine di poter meglio valutare e intraprendere nella maniera più celere possibile tutte le iniziative atte a fronteggiare questa grave situazione, forse sottovalutata sin dal primo increscioso accadimento”.
La proposta viene immediatamente accolta dal presidente del consiglio comunale Giovanni Zaccaria che, a nome dell’intero consesso, ribadisce vicinanza e solidarietà alla famiglia Tanzarella, impegnandosi istituzionalmente ad avviare iniziative “idonee a rendere concreta la coesione contro ogni forma di violenza, da respingere e combattere con tutte le forze della democrazia e della civiltà”.
Una vicenda inquietante, che inevitabilmente riporta alla lunga catena di atti criminali perpetrati ai danni di alcuni amministratori locali ed esponenti politici, ma anche di imprenditori e semplici cittadini, tra il 2008 e il 2009. Scossa dal ricordo di quel periodo, la comunità ostunese spera di non rivivere lo stesso clima e confida nell’attività investigativa delle forze dell’ordine, determinate a chiudere l’inchiesta a strettissimo giro.