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Ottobre 19 2024

Iperico: tutti i segreti dell’erba cacciadiavoli

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Iperico è un nome di derivazione greca: iper vuol dire sopra, eicon vuol dire immagine che nello specifico prende il significato di “spettro, immagine, demone e più genericamente creatura incorporea”.
Quindi lo stare “sopra all’immagine” intende il dominare le creature incorporee e di allontanarle dagli umani.

Il nome fuga daemonum,ovvero “cacciadiavoli”, deriva proprio dal fatto che le sono attribuite le capacità di respingere, diavoli streghe e creature infernali, le quali proprio durante la notte di san Giovanni si davano convegno.

La tradizione vuole che per proteggersi bisogna portare un sacchetto con iperico, ruta e artemisia. Per proteggere la casa basta appendere un rametto dietro la porta.

Erboristeria

Questa pianta, da un punto di vista erboristico, è un piccolo tesoro. Prima con la tradizione, oggi con gli studi scientifici, l’iperico combatte la depressione lieve-media. Ha proprietà tranquillanti e l’oleolito è un ottimo rimedio per scottature, ferite da taglio e dolori.

La tradizione vuole che si raccolga il giorno di San Giovanni (24 giugno), ma io preferisco fare la raccolta i primi di giugno, perchè da noi fiorisce prima e si rischia che il 24 non ci sia più.

La parte che si utilizza sono i fiori e i boccioli, che vanno raccolti e usati per la preparazione abbastanza rapidamente.

“Chiamasi volgarmente L’iperico perforata, per havere egli (come dimostra la trasparenza) le frondi sue tutte perforate da minutissimi punti”

Pietro Andrea Matthioli (I Discorsi)

Come coltivarlo

Per i suoi colori brillanti potresti avere voglia di metterlo in giardino. In commercio si vendono i semi. Semina l’iperico a Marzo in un terreno lavorato, asciutto e ben drenato, a una profondità di almeno 40 cm. Va annaffiato fino alla germinazione e durante le estati molto asciutte, odia i ristagni d’acqua.
A germinazione vanno eliminate le piante in eccesso.
Lo si può coltivare anche trapiantando piantine spontanee da estrarre con delicatezza dal terreno avendo cura di non rovinare le radici.

Cosa usare l’iperico

Una cosa che faccio sempre a giugno è la preparazione dell’oleolito di iperico, è molto utile per trattare abrasioni e ustioni della pelle, perché stimola la rigenerazione cellulare.
Un’avvertenza, l’iperico può causare fotosensibilizzazione per i soggetti con carnagione chiara, dopo averlo usato NON andate mai al sole diretto potrebbero rimanere macchie sulla pelle.

Ingredienti:
250 gr Iperico (sommità fiorite fresche);
1000 gr Olio (io uso quello di girasole, va bene anche l’olio EVO)

Staccare delicatamente i fiori e i boccioli, e metterli in un barattolo di vetro. Coprire tutto con l’olio. Chiudere il barattolo e avvolgerlo nella carta stagnola e metterlo sul davanzale d’una finestra soleggiata per 40 giorni. L’olio in pochi giorni diventerà rosso intenso. Alla fine dei 40 giorni filtrare l’olio con un canovaccio di cotone.

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Giorgio Vignola
Giorgio Vignola
Il cibo, da buon italiano, è al centro della sua vita per interesse prima, per studio poi e per lavoro oggi. Food, fotografia e Fantasy, non per forza in questo ordine, sono gli interessi di un un novello divulgatore. Ogni settimana racconta vita, morte e miracoli di un ingrediente.
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