È volta a fare chiarezza su quanto denunciato dai residenti di contrada Santa Caterina, rappresentati dalla neo costituita consulta di quartiere e dal consorzio di gestione dell’area, la dichiarazione video dell’assessore all’ambiente del Comune di Ostuni. La comunicazione istituzionale abbandona i canali convenzionali e si trasferisce su Facebook, la piattaforma social attraverso cui Paolo Pinna nella mattinata di ieri, martedì 20 agosto, risponde alla richiesta d’intervento presso il centro di raccolta comunale sito all’interno della Zona artigianale. Protocollata lo scorso lunedì 19 agosto, la missiva sottoscritta dai rappresentanti di consulta e consorzio mette in evidenza lo stato d‘emergenza che, soprattutto in piena estate, interessa l’Isola ecologica.
«Fortemente voluta dall’amministrazione comunale – dichiara Pinna – questa mia dichiarazione video ha l’obiettivo di chiarire una questione che si è venuta a determinare presso la Zona artigianale ostunese. Nella giornata di venerdì 18 agosto i rappresentanti della consulta di quartiere di contrada Santa Caterina informavano il sottoscritto, e quindi l’ente comunale, di un’attività di movimentazione dei rifiuti esterna al centro di raccolta. Un aspetto che poteva avere la sua valenza nell’obiettivo unico di informare l’amministrazione di quanto stesse accadendo. In realtà lo scopo è stato ben altro: si è fatta una specie di dichiarazione pubblicata su testate d’informazione e social network, nella quale venivano attribuite all’amministrazione responsabilità che non sussistono. Lo scorso 9 agosto infatti la direzione per l’esecuzione del contratto con l’ATI Gial Plast / Bianco Igiene Ambientale, guidata dall’ingegnere Francesco Blonda, emette un preciso ordine di servizio che sancisce le modalità attraverso cui condurre la movimentazione dei rifiuti. La ditta ha l’obbligo di effettuare tale attività all’interno, così come deve provvedere alla pulizia del piazzale e delle strade qualora si verificassero sversamenti di liquido da automezzi e cassoni di stoccaggio.
Se questo non è accaduto immediatamente a ridosso di ferragosto, quindi il 16, ovviamente chi di competenza se ne assumerà piene responsabilità. Certo non si può dire – afferma Pinna – che l’amministrazione non sia stata presente, anzi. La dimostrazione la danno i dati documentali che sono agli atti di questo Comune, di cui tutti possono prendere visione. Voglio poi dire una cosa netta: il centro di raccolta comunale rispetta appieno tutte le norme di legge statali e locali. L’amministrazione comunale, quella provinciale e quella regionale infatti, in accoglimento del decreto ministeriale del 2008, hanno deliberato che l’isola ecologica ostunese sarebbe stata destinata esclusivamente a raccogliere rifiuti differenziati.
Pertanto, i cittadini che a volte, un po’ per carenza di conoscenze e informazioni, vogliono dimostrare che il centro viola le disposizioni di legge in materia ambientale, si sbagliano e forse danno delle cattive informazioni. Bisogna conoscere la storia di come è nato quel centro di raccolta e poi dare informazioni corrette. Sulla scorta di questo concetto noi basiamo la nostra attività amministrativa, con un’informazione corretta e leale nei confronti dei cittadini. Nulla mai verrà nascosto e tutto ciò che si farà sarà alla luce del sole. Ci si aspetta ovviamente una collaborazione da parte dei cittadini – conclude Pinna – affinché anche le singole denunce siano basate su fatti realmente accaduti, anziché costruite ad arte nel tentativo di danneggiare l’immagine di questa amministrazione».
La formale richiesta di consorzio e consulta Santa Caterina, sottoposta all’attenzione della nostra Redazione e acquisita agli atti del Comune di Ostuni, giunge a seguito di una serie pressoché infinita di sollecitazioni inviate a questa e alle precedenti amministrazioni. Lo stato d’emergenza che interessa attualmente il Comune di Ostuni e l’intera Regione, secondo i residenti della Zona artigianale peggiora una situazione già critica, che incide negativamente sulla vivibilità dell’area e sulla salute dei suoi residenti.