Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che decurta i 207 vitalizi in pagamento agli ex consiglieri della Regione Puglia.
La seduta si è poi chiusa per la mancanza del numero legale, per cui tutto è stato rimandato al prossimo consiglio, fissato per il 5 giugno.
La normativa, che farà risparmiare alla Regione Puglia, circa 2,5 milioni di euro all’anno, riproduce l’intesa raggiunta lo scorso 3 aprile in Conferenza Stato-Regioni e andava necessariamente approvata entro fine mese, per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge di Bilancio statale.
E’ bene specificare che i vitalizi per i consiglieri regionali erano stati già eliminati nel 2012, con effetto a partire da questa legislatura.
Il provvedimento approvato ieri riguarda i 207 vitalizi e le 30 pensioni di reversibilità, maturati fino al 31 dicembre 2012, che costano alle casse dei pugliesi circa 14 milioni di euro all’anno. La ragguardevole cifra comprende oltre ai vitalizi, anche gli assegni di reversibilità alle vedove e ai figli disoccupati che non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età.
Tra i beneficiari dei vitalizi diversi privilegiati che, oltre al cospicuo assegno per aver ricoperto la carica di consigliere regionale, accumulano anche quello da parlamentare.
I soldi risparmiati verranno al momento accantonati e utilizzati per sostenere le spese degli eventuali ricorsi che, con molta probabilità, verranno messi in atto dagli interessati, così come è avvenuto a livello nazionale.
L’obiettivo del provvedimento è quello di portare, così come richiesto dal governo nazionale, gli assegni dei vitalizi il più vicino possibile ai contributi effettivamente versati dai consiglieri negli anni di carica. Si passerà così da un modello retribuito a un corretto modello contributivo.
