A partire dal mese di dicembre scorso i Carabinieri del comando provinciale di Brindisi hanno avviato un monitoraggio degli alloggi di edilizia popolare nell’intera provincia, allo scopo di contrastare l’occupazione abusiva.
Su 3.668 appartamenti di edilizia popolare controllati, sono 66 le persone denunciate per invasione arbitraria, raggiunte da sequestro preventivo dell’appartamento, nonché da sfratto esecutivo affinché si possa procedere all’assegnazione agli aventi diritto.
Quattro persone sono state invece arrestate in flagranza di reato per furto di acqua e gas. Un immobile è stato sgomberato e l’occupante è denunciato per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
«L’operazione– si legge in una nota dei carabinieri- partendo da un accurato e riservato censimento delle ”case popolari” utilizzate da pregiudicati ma non solo, ha permesso sia di rendere giustizia a chi ha più diritto di beneficiare della loro assegnazione, sia di mettere allo scoperto eventuali comportamenti omissivi o compiacenti».
I diversi bandi di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare prevedono i casi di annullamento e di decadenza che consentono il recupero degli immobili. L’annullamento è disposto con provvedimento del Comune competente, nei casi di assegnazione avvenuta in contrasto con le norme vigenti al momento dell’assegnazione, ovvero sulla base di dichiarazioni mendaci o di documentazioni false. L’annullamento dell’assegnazione avvenuto nel corso del rapporto di locazione, comporta la risoluzione di diritto del contratto.Il reato di invasione arbitraria con conseguente occupazione di alloggio di edilizia popolare, di sui sono accusati i 66 denunciati dai carabinieri è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 a 1.032 euro.
Nel corso dei controlli i carabinieri hanno proceduto alla verifica dell’attivazione e dell’intestazione al conduttore delle utenze domestiche luce acqua gas, per verificare eventuali sottrazioni illecite. Due persone sono state arrestate in flagranza di reato per furto di acqua, in quanto avevano applicato un bypass al contatore che ne ha consentito l’erogazione senza la registrazione dei consumi. Altre due persone sono state arrestate per furto di gas, in quanto, a seguito della rimozione del contatore da parte della società erogatrice, hanno effettuato un collegamento diretto alla rete di fornitura con un danno quantificato di 1.400 mc, per un corrispettivo economico di 1.300 euro.
Un uomo, inoltre, è stato denunciatoper falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, in quanto, nel corso degli accertamenti, è emerso che ha ottenuto l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare da parte dell’amministrazione comunale di San Michele Salentino dichiarando falsamente di percepire un reddito basso e che avrebbe occupato l’immobile assegnato unitamente alla moglie e alla figlia.
I carabinieri, a conclusione delle operazioni di sgombero, hanno condotto il denunciato in altra abitazione di proprietà dello stesso, provvedendo a sottoporre a sequestro preventivo l’alloggio popolare occupato abusivamente, in ottemperanza al decreto emesso dal Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica.
L’immobile liberato, che si presenta in buone condizioni d’uso, è stato affidato in custodia giudiziale al sindaco del Comune di San Michele Salentino, per la successiva assegnazione a famiglia realmente bisognosa.