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Ottobre 18 2024

Ospedale di Ostuni, l’on Palmisano: «Bene il restyling, ma si pensi a terminare la nuova ala»

L’onorevole ostunese, dopo un confronto telefonico con il direttore della ASL di Brindisi, si dice favorevole all’intervento di restyling che sta interessando i reparti di Chirurgia Generale e Ortopedia

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Valentina Palmisano, onorevole ostunese in forza al Movimento Cinque Stelle, torna su una questione che le sta molto a cuore: l’efficienza dell’ospedale di Ostuni. Dopo essersi confrontata telefonicamente con Giuseppe Pasqualone sulla decisione presa dall’ASL di Brindisi di operare un restyling presso i reparti di Chirurgia Generale e Ortopedia, rende nota alla stampa la sua posizione in merito alla faccenda.

«Durante questa emergenza sanitaria – scrive l’on. Palmisano – ad Ostuni si è innescata una polemica in merito alla decisione di chiudere temporaneamente i due reparti di ortopedia e chirurgia per permettere di portare a termine alcuni lavori di ammodernamento che stavano interessando gli stessi. Appresa la notizia della chiusura, ho immediatamente contattato il Direttore Generale dell’ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, il quale mi ha assicurato che trattasi di una chiusura appunto temporanea, possibile proprio in questo particolare momento perché le attività programmate sono sospese.

 A mio avviso non dovrebbe preoccupare questa decisione, che ritengo rientri nell’ambito delle scelte strategiche, e mi auguro ponderate, di una direzione sanitaria. Ovviamente, laddove tale decisione dovesse sottendere altri intenti non palesati, si assumeranno le opportune contromosse a livello politico e cittadino. Quello che dovrebbe continuare a preoccupare invece, è l’arbitraria gestione dei soldi pubblici per la costruzione della nuova ala dell’Ospedale di Ostuni che dopo 15 anni ancora non vede la luce perché, dopo un susseguirsi di varianti e sospensioni del progetto, mancherebbero ad oggi ben 9 milioni di euro. Questo ci deve far comprendere quanto siano state scellerate le scelte politico-amministrative degli scorsi anni. Se quell’ala fosse stata completata in tempi onesti e senza sperpero di denaro e tempo, l’Ospedale di Ostuni sarebbe potuto diventare davvero un Ospedale Covid pronto ad accogliere al meglio questa emergenza, anche in ausilio al Perrino. Questo ci deve far riflettere, anche per il futuro.

 

In tutta sincerità – continua l’on. Palmisano – non riesco a scandalizzarmi perché “se mi rompo un braccio” in questo periodo non ho più il reparto sotto casa e devo percorrere “ben” 25 chilometri. E non riesco neppure a comprendere chi, con estrema facilità, con i giudizi si sostituisce a una direzione sanitaria, pur non avendo la benché minima competenza in materia, come ho sentito fare in questi giorni. La gente è spaventata e non possiamo far credere ai nostri concittadini che qualcuno stia approfittando della situazione con l’intenzione di chiudere l’Ospedale di Ostuni.

Io continuerò a lottare, al di là di questa emergenza, per fare in modo che si trovino i 9 milioni di euro per completare i lavori della nuova piastra dell’Ospedale di Ostuni, senza riflettori.

Questo non può essere il tempo della polemica e degli attacchi. Questo deve essere il tempo della collaborazione tra tutte le forze politiche che devono dimostrare di avere un obiettivo comune: quello di garantire la migliore gestione dell’emergenza a tutti i livelli, oltre a quello di prendersi cura della propria cittadinanza, senza scatenare inutili paure.

 Nelle scorse settimane un gruppo di ragazzi ha aperto un canale per fare donazioni dedicate all’ospedale di Ostuni, che ha già raggiunto ottimi risultati: questi sono i gesti da valorizzare e chi ha la possibilità dovrebbe contribuire ad aiutare in tal modo medici e operatori sanitari che stanno fronteggiando l’emergenza in prima linea. Ad Ostuni si sta agendo bene, grazie al lavoro dell’amministrazione e delle associazioni di volontariato che stanno dando un grande esempio di umanità e solidarietà verso il prossimo. Il ringraziamento più grande è da dedicare però ai semplici cittadini che, senza metterci la faccia, rimanendo in totale anonimato, stanno contribuendo, ognuno nelle proprie possibilità, a sostenere queste lodevoli iniziative. A maggior ragione noi politici, che rappresentiamo la cittadinanza, non dobbiamo e non possiamo far mancare il nostro personale contributo alle associazioni di volontariato che stanno dando una mano concreta alle famiglie in difficoltà. Con l’auspicio che l’emergenza sanitaria e la difficoltà economica possa essere al più presto superata – conclude l’on Palmisano – auguro a tutti una Santa e serena Pasqua».

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