Sono rimasti chiusi anche nell’appena trascorso weekend, i lidi balneari interni al Parco Naturale delle Dune Costiere, sprovvisto da gennaio scorso, con le dimissioni di Enzo Lavarra, della figura del presidente. Una situazione di grande disagio ed estrema incertezza si è abbattuta sui nove lidi ricadenti nell’area ostunese del Parco, a causa del braccio di ferro tra i comuni di Ostuni e Fasano, entrambi determinati a nominare alla guida dell’ente un proprio presidente. Se finora i ruoli di maggiore responsabilità sono stati ricoperti da professionisti designati dalle amministrazioni della Città bianca, questa volta Fasano non cede di un millimetro e quindi il Parco rischia il commissariamento da parte della Regione, che finora non si è espressa.
Scade il termine di proroga delle cariche e decade oggi la giunta esecutiva, composta da Giuseppe Colucci, Dino Cofano e Giacomo Asciano, mentre tra i gestori dei lidi regnano delusione, amarezza e rassegnazione. «Qualsiasi scelta verrà presa – dichiarano alcuni titolari – sappiamo ormai che non sarà operata a nostro vantaggio, o comunque a vantaggio della collettività. Le richieste dei permessi di costruire sono state presentate al comune di Ostuni, come ogni anno, tra gennaio e febbraio, solo che non sono state approvate perché manca il parere del Parco. Pandemia a parte, se si fosse voluta evitare questa situazione ci sarebbe stato tempo e modo. Noi speriamo che la situazione si sblocchi, non vogliamo aprire senza permessi, ma allo stesso tempo soffriamo del mancato incasso e soprattutto di lasciare a casa centinaia di lavoratori, mettendo in difficoltà decine di famiglie».
A sentirsi in difficoltà sono anche i tanti bagnanti che tra ieri e sabato hanno popolato le meravigliose spiagge del Parco, sprovviste di qualsiasi tipo di servizio, dal parcheggio per l’auto alla chiusura di bar e chioschi sulla spiaggia, dalla mancanza di bagnini all’impossibilità di prendere in affitto sdraio e ombrelloni. Le conseguenze di tale disservizio sono sotto gli occhi di tutti: file interminabili di auto parcheggiate sulla complanare che ostacolano lo scorrimento del traffico, persone cariche di roba a piedi sotto il sole cocente, sporcizia diffusa su spiagge e dune, dove non mancano piccoli e grandi veicoli posteggiati dai cittadini più “furbi”.
Insomma, il concetto di legalità legato al rispetto e alla tutela del territorio, che il Parco ha applicato e cercato di diffondere in tutti questi anni, sta sfumando come la stagione estiva in corso. Nonostante i continui sforzi profusi, anche negli ultimi mesi, da parte del direttore Angela Milone e delle aziende a marchio Parco, la situazione resta questa.
Qualcosa potrebbe però cambiare a partire proprio da oggi. Alle telecamere Rai della testata giornalistica regionale, impegnata in un servizio trasmesso dalle spiagge del Parco delle Dune Costiere, il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo, presidente dell’assemblea consortile, ha dichiarato: «Ho convocato di nuovo l’assemblea e, ai sensi della legge, provvederò io stesso a nominare l’intera giunta e il presidente del Parco».