Per tentare di risolvere i problemi che attanagliano da mesi la governance del Parco naturale regionale delle Dune Costiere, otto consiglieri di minoranza, sei dell’area civico–socialista e due democratici, hanno scritto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e richiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico.
A qualche giorno dalla lunga lettera aperta sottoscritta dalla direttrice del Parco, Angela Milone, che ha svelato l’esistenza di attriti tra la stessa e la giunta esecutiva, gli otto consiglieri d’opposizione chiedono che venga fatta chiarezza sulla questione.
A distanza di quasi un anno e mezzo dalle dimissioni del presidente Enzo Lavarra, nonostante sia stata attribuita, come da statuto, la carica di presidente facente funzioni al componente più anziano delle giunta, in questo caso la prof.ssa Maria Filomena Magli, pare che a livello amministrativo continui a regnare un clima di forte incertezza.
La situazione preoccupa, oltre al mondo politico, i soggetti economici che operano all’interno del Parco o che collaborano con esso. La scorsa estate, infatti, nove lidi balneari e circa duecento lavoratori sono stati penalizzati dalla mancanza delle autorizzazioni indispensabili per la riapertura stagionale. Gli enti componenti l’assemblea consortile, i comuni di Ostuni e Fasano e la provincia di Brindisi, non trovarono (all’epoca, come oggi) un accordo sul nome del nuovo presidente del Parco e le pratiche burocratiche restarono inevase.
Per evitare che anche quest’anno, alla vigilia di una nuova stagione balneare, si verifichino le stesse problematiche, gli otto consiglieri di opposizione chiedono al presidente Emiliano, ma anche ai sindaci di Ostuni e Fasano e al presidente della provincia, di adoperarsi per risolvere la questione, attivandosi per la nomina del nuovo presidente.
