Ammonta a circa mille euro il bottino dei tre rapinatori entrati in azione nel primo pomeriggio di giovedì 31 ottobre scorso, presso la filiale ostunese del Banco di Napoli in via Pignatelli.
Non avendo considerato il sistema di apertura a tempo delle casseforti, i ladri hanno dovuto accontentarsi del denaro a disposizione degli sportelli. La somma esatta sottratta alla filiale dell’istituto di credito sarà resa nota nei prossimi giorni dalle forze dell’ordine, alle prese nel frattempo con le indagini avviate per risalire all’identità dei tre rapinatori. Al vaglio degli inquirenti, le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza interno alla banca e dalle telecamere private presenti in zona.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, gli autori della rapina sarebbero fuggiti a piedi lungo via Diaz, per poi dileguarsi nelle stradine intorno alla sede centrale delle Poste Italiane
Sul posto, oltre a Carabinieri e 118, il vicequestore Gianni Albano, capo del commissariato di Polizia ostunese, che ha avviato un’attività investigativa abbastanza complessa. I ladri infatti, incrociando le testimonianze dei presenti e le ricostruzioni degli inquirenti, pare indossassero machere anti sorveglianza, ovvero delle maschere realizzate in lattice che riproducono un volto umano. Questo spiegherebbe perché più di qualcuno è stato pronto a dichiarare che i rapinatori siano entrati in banca a volto scoperto. Se è così, non sarà difficile stabilire l’identità dei malviventi, ma se così non fosse, è chiaro che l’attività investigativa si complica.
Un primo elemento d’indagine intanto ruota attorno alla provenienza di uno dei rapinatori, che in perfetto italiano ha intimato alla cassiera di consegnargli il denaro disponibile presso lo sportello. Sulla base di quanto emerso appena dopo la rapina, gli agenti continueranno a indagare per consegnare alla giustizia i tre ladri.
