Un dipendente del Comune di Latiano è stato arrestato dai Carabinieri.
L’uomo, un quarantenne di Mesagne impiegato nell’Ufficio Attività Produttive, dalle indagini effettuate dall’Arma è risultato avere l’abitudine di timbrare il cartellino per poi andare al bar o a sbrigare faccende personali oppure a chiacchierare con gli amici.
L’accusa nei confronti del dipendente comunale, che già in passato era stato oggetto di provvedimenti disciplinari, è quella di truffa aggravata ai danni dell’Ente pubblico.
Come scrive la nota del Comando provinciale dei Carabinieri dalle indagini è emerso che «l’impiegato iniziava le attività di servizio la mattina dopo le ore 08.30, ampiamente dopo l’orario d’ingresso fissato alle 7.30. A questo si aggiungevano le assenze continue dal luogo di lavoro nell’arco della giornata lavorativa in piena autonomia senza nessuna autorizzazione rilasciata dal responsabile di settore. Solitamente dopo aver inserito il badge per segnalare l’entrata e l’avvio nelle attività lavorative, dopo qualche minuto riusciva senza segnalarlo quindi non indicando il motivo dell’assenza, faceva eccezione a questo meccanismo il venerdì giorno in cui era incaricato della riscossione dei tributi per l’occupazione del suolo pubblico nell’area mercatale, in questo caso provvedeva dopo aver inserito il badge a digitare lo specifico codice di “uscita per servizio”».
«Nei periodi di assenza dal lavoro– continua la nota dei Carabinieri- lo si incontrava al solito bar, o ad espletare commissioni di natura personale, o a chiacchierare con gli amici. Nelle giornate oggetto di monitoraggio non risulta che all’impiegato sia stato accordato alcun permesso particolare tra quelli previsti per assentarsi. Risulta anzi riguardo allo scorso mese di settembre che per due giorni consecutivi non si sia addirittura presentato sul posto di lavoro senza fornire giustificazione alcuna».
L’uomo dopo essere arrestato è stato posto ai domiciliari.