Nasce a Ostuni il “Comitato di quartiere di C.da Santa Caterina – Zona Artigianale“, costituito da un gruppo di residenti intenzionati a dialogare e collaborare attivamente sia con la nuova amministrazione, che con il consorzio di gestione dell’area. È stato protocollato all’attenzione del sindaco Guglielmo Cavallo nella mattinata di oggi, venerdì 5 luglio, il documento che richiede il formale riconoscimento della consulta, come previsto dal “Regolamento comunale per la disciplina delle forme di partecipazione popolare”, approvato in Consiglio il 29 luglio del 2015.
L’obiettivo del comitato di quartiere della zona artigianale è quello di contribuire a migliorare, attraverso l’attivazione di processi partecipativi, la qualità di vita di residenti, produttori ed esercenti.
«Già da tempo i residenti e gli esercenti della Zona Artigianale di Ostuni – si legge nella nota diffusa dalla consulta alla stampa – segnalano questioni irrisolte che riguardano il completamento delle opere di urbanizzazione, la carente illuminazione e l’assenza di pulizia delle strade.
Problema ancor più grave per la salute e l’ambiente in contrada Santa Caterina, è la presenza del “Centro di raccolta dei rifiuti”. Non in linea con la normativa vigente prevista Dal Dlgs 152/2006, che stabilisce le norme in materia ambientale e gestione dei rifiuti, la struttura rende la vita dei residenti impossibile a causa del permanente cattivo odore generato dalle operazioni di stoccaggio e smistamento.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il Comitato si augura che molto possa cambiare con l’avvio della nuova gestione dei rifiuti. Tuttavia è indispensabile che da parte dell’amministrazione comunale e del consorzio ci sia una maggiore attenzione finalizzata ad intervenire con provvedimenti efficaci.
Il Comitato – conclude la nota – ha peraltro richiesto al sindaco Guglielmo Cavallo e all’amministrazione tutta che venga costituita la “Consulta di quartiere di C.da Santa Caterina – Zona Artigianale” con delibera di Giunta come previsto dai Comma 3 e 4 dell’art. 14 del “Regolamento comunale per la disciplina delle forme di partecipazione popolare”. Il nostro obiettivo nel medio e lungo termine è quello di creare nuove possibilità di sviluppo economico e sociale, permettendo la rinascita di un quartiere che ha ancora molto da offrire all’intera cittadinanza».
La Consulta di quartiere, rappresentando le esigenze della popolazione residente, è un prezioso strumento di democrazia partecipata, utile al governo locale per la definizione di politiche e interventi mirati a ottimizzare la gestione dei beni comuni, a migliorare la vita sociale e culturale del rione di riferimento.