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Dicembre 14 2024

Nascondevano 215 chilogrammi di marijuana: nei guai un’intera famiglia

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Nascondevano in casa oltre due quintali di marijuana. Una perquisizione domiciliare ha permesso di sequestrare il grande quantitativo di sostanza stupefacente, grazie soprattutto all’infallibile fiuto di Quentin, uno dei cani in dotazione all’Unità Cinofila dei Carabinieri di Modugno.

La sostanza stupefacente, il cui valore sul mercato è pari a due milioni di euro, è stata rinvenuta nelle abitazioni di una famiglia di Carovigno.

Il blitz dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, in cooperazione con le stazioni di Carovigno e Mesagne e l’Unità Cinofila di Modugno, ha permesso nel pomeriggio di ieri, sabato 9 febbraio, di cogliere in flagrante Marco e Giuseppe Vignola, padre e figlio, che sono stati arrestati e con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due si trovano attualmente in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che avverrà nelle prossime ore.

Ma nelle maglie dei militari è finita anche una cospicua parte della famiglia dei due arrestati, comprese due donne. Al momento sono sei i componenti del nucleo familiare, tutti di Carovigno esclusa una ventottenne di Mesagne, denunciati per detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanza stupefacente.

Le perquisizioni domiciliari che hanno portato alla scoperta del grosso quantitativo di marijuana sono avvenute ieri nelle abitazioni che, pur essendo indipendenti, sono situate nel medesimo plesso. Complessivamente la marijuana sequestrata, che era nascosta in vari ambienti delle abitazioni, compresi i box, ammonta a un peso complessivo di 215 chilogrammi ed appartiene a varie tipologie.

I militari, oltre al grande quantitativo di sostanza stupefacente, hanno inoltre rinvenuto e sequestrato varie attrezzature per il confezionamento e diverse dosi già pronte per lo spaccio.

Come rendono noto i Carabinieri, “le indagini, coordinate dalla Procura di Brindisi, proseguono serrate al fine di individuare i canali di approvvigionamento dell’ingente quantitativo di stupefacente rinvenuto“.

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