Ancora una volta, nel brindisino, un anziano automobilista è caduto nella trappola della cosiddetta ” truffa dello specchietto”.
Stavolta la vittima è uomo di 76 anni, di Ceglie Messapica. L’uomo ha raccontato che, mentre era a bordo della sua autovettura percorrendo la strada che conduce da Ceglie a Martina Franca, è stato affiancato da un’altra auto che lo ha indotto a fermarsi.
Le modalità d’azione del truffatore è sempre la stessa; studia il soggetto “adatto” – quasi sempre una persona anziana- e fingendo un urto con il consueto infrangersi dello specchietto retrovisore, si affianca pretendendo il risarcimento dei danni, minacciando il ricorso all’assicurazione e terrorizzando il malcapitato.
Stavolta il truffatore, mettendo in atto la solita ‘scenetta’, è riuscito a spillare all’anziano la somma di 80 euro. In seguito alla denuncia presentata dai familiari dell’anziano, i Carabinieri, con l’ausilio delle telecamere di video sorveglianza presenti nella zona dove è avvenuta la truffa e mostrando le fotografie del truffatore all’anziano, sono riusciti a risalire all’identità dell’impostore.
Si tratta di un uomo di 24 anni, residente in Sicilia, a Noto, in provincia di Siracusa. Il ventiquattrenne è stato denunciato per truffa.
Più volte i Carabinieri del Comando provinciale di Brindisi hanno messo in guardia soprattutto le persone anziane rispetto a questo tipo di truffa. «Questo tipo di truffa– affermano i militari dell’Arma- purtroppo diffusa su tutto il territorio nazionale, con artifizi permette al truffatore di estorcere piccole somme di denaro alle vittime. Individuata la possibile vittima, in genere una persona anziana, si apposta con uno specchietto già rotto in precedenza nelle adiacenze di una strada stretta. Il truffatore ferma l’auto della vittima mostrandogli lo specchietto rotto; dopo breve discussione scatta la proposta di evitare la denuncia del fatto all’assicurazione in cambio di una cifra che varia dai 50 ai 100 euro per la riparazione dello specchietto. Al fine di evitare di essere coinvolti in questa truffa, senza indugiare in discussioni con la controparte bisogna respingere ogni richiesta di denaro, mostrarsi determinati e richiedere subito l’invio di una pattuglia dei Carabinieri o di altro organo accertatore».