Entra nel vivo la campagna di vaccinazione anti Covid, avviata domenica 27 dicembre. A conclusione della prima giornata giornata dedicata traccia un bilancio del Vax Day a Brindisi, il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone: «La sensazione è quella di uscire da un tunnel e di poter riprendere la vita nelle nostre mani. Il percorso è ancora lungo, ma grazie al vaccino potremo lasciarci alle spalle questa pandemia.
Un segnale dal forte valore simbolico – dice ancora Pasqualone – è venuto da tutti gli operatori sanitari che si sono vaccinati contro il Covid: il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, il segretario regionale della Federazione dei medici di famiglia, Donato Monopoli, il segretario provinciale della Federazione dei pediatri, Francesco Gianfredi. Ringrazio loro e tutti quelli che hanno avviato questo percorso».
Quindici sono i vaccini somministrati al Di Summa, quaranta al Perrino e venticinque nella Rssa Sancta Maria Regina Pacis di Fasano.
Il Direttore Sanitario Andrea Gigliobianco aggiunge: «Il lavoro di squadra ha permesso di gestire in sicurezza tutte le fasi: dal trasporto alla preparazione alla somministrazione del vaccino. La sfida che ci attende ora è quella della maggiore copertura vaccinale della popolazione che ci permetterà di tornare a dedicare tutte le energie che occorrono alla gestione delle tante patologie diverse dal Covid».
«Ieri a fine giornata – spiega il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, Stefano Termite – i nomi degli 80 soggetti sottoposti alla vaccinazione contro il Covid sono stati inseriti nell’anagrafe nazionale vaccini del Ministero della Salute, attraverso il sistema gestionale Giava. Nei prossimi giorni arriveranno altre dosi per vaccinare in primo luogo gli operatori sanitari di ospedali e territorio, e il personale e gli ospiti delle residenze assistenziali. In altre parole, copriremo con il vaccino chi porta assistenza agli ammalati e i soggetti che con un’infezione da Coronavirus rischiano di più per età avanzata o comorbilità. Il mio ringraziamento – prosegue Termite – va al gruppo dell’ambulatorio vaccinale, la nostra “équipe zero”: i medici Giulia Calabrese, Maria Grazia Giurgola e Antonella Maci, l’infermiera Patrizia Zuppetta, gli assistenti sanitari Elita Mastrovito, Dalila Piccinno, Damiano Rochira, Andrea Zizzi».
«Una partenza importante – dice il direttore del Dipartimento di Cure primarie della Asl, Angelo Greco – perché adesso abbiamo gli strumenti per affrontare in maniera decisiva la pandemia. L’obiettivo è quello di riuscire prima dell’estate, o al massimo in autunno, a raggiungere una copertura significativa della popolazione per liberarci di tutti quei vincoli che costringono i rapporti sociali e l’economia a rallentare. Quello che emerge è un clima diverso, di grande collaborazione tra sanitari e utenti: insieme si può vincere questa battaglia».
«Questo vaccino – aggiunge il direttore del Dipartimento Area medica, Pietro Gatti – è basato su tecnologie che conosciamo da trent’anni e che la ricerca potrà, in un futuro non tanto lontano, utilizzare per la cura dei tumori. Il 27 dicembre è una giornata memorabile per il suo significato e per il messaggio di speranza che porta con sé: cancellare quel virus che ha stravolto le nostre vite e ha creato problemi di ogni tipo, economici e sanitari, e ritornare alla vita normale».
Il direttore dell’Unità operativa di Oncologia, Saverio Cinieri, annuncia che «nei prossimi giorni usciranno le raccomandazioni Aiom, la società di oncologia medica: i pazienti oncologici sono soggetti fragili e così come è importante vaccinarsi l’influenza è necessario farlo contro il Covid. Vaccinatevi perché questa pandemia la dobbiamo sconfiggere tutti insieme».
Il direttore del reparto di Malattie infettive, Domenico Potenza, sottolinea che questo è «un vaccino che tutti devono fare per raggiungere l’immunità di gregge e superare questa notte buia che ci sta attanagliando da dieci mesi».
«Non abbiamo tante armi a disposizione – dice Antonio D’Autilia, responsabile del Pronto Soccorso del Perrino – e ogni strumento per vincere questa battaglia diventa indispensabile».
«L’impegno a livello internazionale – mette in evidenza il direttore di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni, Pierluigi Pietro Bracciale – ha portato in tempi record alla creazione di questo vaccino. Invito tutti a non abbassare la guardia e a mantenere le regole per la prevenzione del contagio».