L’olio extravergine di oliva è un alimento prezioso, ricco di antiossidanti e acidi grassi benefici. Per poter sfruttare completamente i benefici di questo oro verde è fondamentale custodirlo al meglio, per preservarne le qualità organolettiche e nutrizionali, adottando delle corrette pratiche di conservazione.
Al riguardo, esistono diversi metodi e abitudini quotidiane che permettono di influenzare positivamente la durata e il gusto.
Evitare l’ossidazione e scegliere il contenitore
L’olio extravergine di oliva è soggetto a ossidazione, un processo chimico che avviene quando l’olio è esposto a luce, calore e ossigeno. Questo fenomeno può alterare il sapore, l’aroma e i nutrienti dell’olio, rendendolo rancido. Una buona conservazione non solo protegge l’olio, ma ne esalta anche le proprietà benefiche, contribuendo a una dieta sana e equilibrata.
In quest’ottica è fondamentale scegliere con cura il tipo di contenitori olio da acquistare. È consigliabile utilizzare bottiglie di vetro scuro, che proteggono il prodotto dalla luce. Evitare, invece, contenitori di plastica, poiché possono rilasciare sostanze chimiche nell’olio. Le bottiglie di acciaio inossidabile sono un’altra opzione valida, in quanto offrono una buona protezione contro la luce e l’ossigeno.
Posizione e durata di conservazione
L’olio EVO, come detto, deve essere conservato in un luogo fresco e buio. La temperatura ideale per la conservazione è tra i 14 e i 18 gradi e, per questo, si deve assolutamente evitare di riporre la bottiglia o la latta vicino a fonti di calore, come fornelli, forni o raggi diretti del sole. L’ideale è un armadio o un ripostiglio buio.
Per quanto riguarda la durata del prodotto, essa varia a seconda della qualità e delle condizioni di stoccaggio. In generale, un olio di alta qualità può durare fino a 18 mesi dalla data di produzione, se conservato correttamente. È importante controllare la data di scadenza e consumarlo entro questo termine per garantire freschezza e sapore.
Controllo della qualità e consumo
Per verificare la freschezza dell’olio, è possibile eseguire un semplice test sensoriale. Un prodotto fresco avrà un aroma fruttato e un sapore che può variare da leggero a intenso, a seconda della varietà di olive utilizzata. Se invece presenta un odore rancido o un sapore amaro, è segno che è andato a male e non dovrebbe essere consumato.
In linea generale, è consigliabile utilizzare piccole quantità di olio alla volta. Una volta aperta la bottiglia, l’esposizione all’aria accelera il processo di ossidazione e per questo sarebbe idoneo utilizzare un contenitore più piccolo per l’uso quotidiano, per mantenere la freschezza.
Evitare la contaminazione
Quando si versa l’olio, è importante impedire l’introduzione di contaminanti. Si devono usare sempre cucchiai o contenitori puliti e asciutti ed evitare di versare l’olio direttamente da una bottiglia aperta in un altro contenitore, poiché ciò può introdurre batteri e impurità.