Mentre la Città bianca si prepara al ballottaggio, che si terrà domenica 9 giugno tra Guglielmo Cavallo e Domenico Tanzarella, si iniziano a definire i due possibili scenari in caso di elezione dell’uno o dell’altro candidato sindaco.
Sebbene i dati non siano stati resi ancora ufficiali dall’Ufficio elettorale centrale, balza agli onori della cronaca politica locale l’eventualità di un seggio da assegnare al Movimento Cinque Stelle di Ostuni, in caso di vittoria da parte di Tanzarella. In merito alla questione, i pentastellati ostunesi intervengono con una nota stampa, ribadendo quanto sostenuto in campagna elettorale e invitando quindi il proprio elettorato, in occasione dell’imminente ballottaggio, a votare liberamente.
Al di là dei conteggi matematici sulla presenza o meno di un portavoce in Consiglio, i pentastellati ostunesi si dichiarano “estranei a qualsiasi logica di apparentamento politico. Eseguito su cifre e dati non ancora ufficiali – si legge nella nota – il calcolo relativo all’ingresso del candidato sindaco Domenico Pecere in Consiglio comunale viene usato, da entrambe le parti, come una sorta di arma di distrazione di massa. L’attenzione dei cittadini viene deviata su scenari minori, che influiscono marginalmente sulla composizione del prossimo governo locale“.
«Ringrazio i tanti cittadini che hanno creduto nella nostra proposta – dichiara Domenico Pecere – un numero importante per il M5S di Ostuni, perché triplica il risultato delle precedenti consultazioni. Sulla stampa, cartacea e online, come anche sui social network, l’attenzione dedicata al nostro risultato mi sembra francamente un po’ eccessiva.
Altri e ben diversi, gli scenari che andrebbero indagati a un passo dalla costituzione di un nuovo governo cittadino. Per questo motivo trovo poco corretto, nei miei confronti e in quelli del gruppo che rappresento, il tentativo di strumentalizzare il nostro risultato elettorale. Chiedo dunque ai due contendenti alla poltrona di sindaco, di non coinvolgerci nella loro propaganda per non condizionare la volontà del nostro elettorato, composto da cittadini che hanno deciso di votare in maniera libera e cosciente».