Il presidente Michele Emiliano ha firmato nella notte un’ordinanza che impone la quarantena obbligatoria di 14 giorni a chi arriva dal nord, in particolare dalla Lombardia e dalle 14 province di Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche oggetto del decreto legge del Governo varato in nottata. Treni presi d’assalto a Milano e nei principali capoluoghi del settentrione italiano, da migliaia di persone determinate a raggiungere i propri paesi d’origine in Puglia e in generale in tutto il sud Italia.
Attraverso un post su Facebook il presidente Emiliano ha esortato questa gente a tornare indietro, per evitare di diventare veicolo di contagio. Un fiume umano incontenibile a fronte del quale il governatore della Puglia non ha potuto far altro che imporre la quarantena obbligatoria, appellandosi al senso di responsabilità di ciascun individuo.
«State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle – scrive Michele Emiliano – dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro».
“Tutti gli individui che hanno fatto ingresso in Puglia con decorrenza dalla data del 7/03/2020 – si legge nel testo dell’ordinanza – provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, hanno l’obbligo:
– di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;
– di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni;
– di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
– di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza;
– in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza – si sottolinea – comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge. Saranno i prefetti ad assicurare l’esecuzione delle misure disposte dall’ordinanza, trasmessa a tutti i sindaci dei comuni pugliesi”.