Creare sinergie positive tra agriturismo, artigianato e commercio in un’ottica di sostenibilità e di tutela dell’ambiente. È questo l’obiettivo della tavola rotonda “Sviluppo dei F.A.M.E. Territories” tenutasi ieri, mercoledì 12 febbraio, nella sede del Consorzio universitario Universus, a Bari. L’incontro, a cui ha preso parte anche la fondazione Dieta Mediterranea, è servito all’avvio di un piano di attività che si inserisce nell’ambito del progetto F.A.M.E. (Food Art Move Energy) Road, finanziato dal programma Interreg Italia – Grecia e finalizzato alla promozione di una nuova filosofia turistica basata sui principi della Green Economy e del Turismo Sostenibile.
Alla tavola rotonda, insieme al presidente del Consorzio Lino Viola e alla giornalista Federica Marangio, hanno preso parte il segretario alla presidenza della fondazione Dieta Mediterranea Domenico Rogoli, la presidente della fondazione Lorenzo Caiolo Silvia Di Dio, il direttore e l’esperta di progettazione europea di Confagricoltura Puglia, rispettivamente Carlo Zambelli e Tiziana Di Pasquale, il direttore di Radici Future Magazine Gianni Svaldi, la biologa nutrizionista Marilena D’Ambrosio, il legale rappresentante della società d’innovazione Sysman Antonio Capodieci, lo chef che ha creato il marchio Spadellarte Roberto Loiacono, l’esperto di turismo Antonio Prota e il ricercatore Marco Benvenuto. Una due ore intensa e dinamica, nel corso della quale sono emerse parole chiave che tracceranno il percorso del progetto F.A.M.E. Spaziando da concetti quali “frugalità, tipicità, tracciabilità, sostenibilità”, si è arrivati ad un network di sinergie territoriali in grado di sfruttare la vocazione turistica del territorio pugliese declinandola nelle sue sfaccettature più nevralgiche.
La discussione, incentrata sui criteri di identità, salubrità e benessere, autenticità, tradizione locale che inevitabilmente generano valore socio-economico, ha coinvolto expertise differenti che si impegneranno a definire prima e ad adottare poi un manifesto, una carta dei valori universali estrapolati dalla Dieta Mediterranea. E tra le finalità, l’interpretazione e elaborazione di un menù cross-border Italia-Grecia per esaltare una contaminazione eno-gastronomica e celebrare l’incontro tra le culture a tavola quale luogo ideale di connessioni.
La partecipazione della Fondazione Dieta Mediterranea al tavolo tematico guarda al rafforzamento dell’impegno rivolto su vari fronti nella realizzazione di un progetto ampio e articolato di turismo esperienziale formativo, che porti come esempio il programma “Italian Food and Wine in Puglia”, realizzato nella città di Ostuni e che quest’anno giunge alla sua quarta edizione, focalizzato sull’organizzazione di tour didattici nei luoghi dell’Alto Salento e della Puglia.