Si erano divertiti a insultare con commenti offensivi, conditi con bestemmie e insulti, la diretta del Santo Rosario trasmessa sulla pagina Facebook della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Latiano.
Tredici cosiddetti “leoni da tastiera” sono stati identificati dai Carabinieri e denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi per diffamazione, con l’accusa di aver dileggiato con commenti impropri e offensivi a commento della diretta della recita del Santo Rosario trasmessa sul celebre social network.
L’idea di trasmettere in diretta la recita del Santo Rosario su Facebook era venuta a don Fernando Dellomonaco, parrocco della Chiesa di Latiano intitolata a San Giuseppe Lavoratore, soprattutto per consentire alle persone inferme o anziane che non si sarebbero potute recare in chiesa, di unirsi ugualmente al momento di preghiera.
I carabinieri della locale stazione dell’Arma hanno pazientemente esaminato i 902 commenti alla diretta su Facebook, che risale al 29 gennaio scorso, arrivando a identificare gli autori dei commenti offensivi e diffamatori. Tutte le persone denunciate hanno un’età compresa tra i 18 e i 38 anni e risiedono in diverse località pugliesi.
I carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi ricordano che «il profilo social dell’utente è luogo virtuale e la pubblicazione di contenuti offensivi sulla bacheca Facebook costituisce una forma diffamatoria di comunicazione con più persone. Da tempo la giurisprudenza considera il profilo Facebook quale “luogo aperto al pubblico”, in considerazione del fatto che l’accesso risulta consentito a tutti gli utilizzatori del predetto social network. Pertanto, in considerazione dell’ampia pubblica diffusione, l’utilizzo improprio di tale strumento porta alla contestazione di alcuni reati tra cui l’ipotesi più frequente è quella della diffamazione aggravata, che è il reato di colui che comunicando con più persone offende l’altrui reputazione».