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Ottobre 18 2024

La Regione Puglia istituisce un Osservatorio regionale sui neofascismi

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A pochi giorni dal 25 aprile, la Regione Puglia istituisce un Osservatorio sui neofascismi.

La giunta regionale lo ha deciso nell’ultima riunione tenutasi prima delle festività pasquali, approvando un testo che persegue l’obiettivo di combattere «ogni manifestazione di apologia del fascismo, nonché di propaganda e di discriminazione razziale».

Michele Emiliano mantiene così la promessa fatta al Coordinamento antifascista pugliese, di cui fanno parte Act, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Link, Rete della conoscenza, Udse Zona Franka, che gli aveva chiesto di istituire l’Osservatorio nel dicembre scorso, a pochi mesi dall’aggressione da parte di alcuni militanti di CasaPound ai danni di un gruppo di manifestanti al termine di un corteo di protesta contro Matteo Salvini.

Il protocollo d’intesa per costituire formalmente l’Osservatorio dovrebbe essere firmato tra pochi giorni e sarà lo stesso Emiliano, tramite un decreto, a nominare i componenti dell’Osservatorio che saranno scelti «tra le personalità dell’associazionismo, della cultura e della società civile di comprovate convinzioni antifasciste».

L’incarico, a titolo gratuito, durerà cinque anni.

Lo scopo è quello di monitorare episodi, iniziative, attività di singoli o di gruppi organizzati che rivelino ispirazione o caratteri fascisti, razzisti, xenofobi. Ogni anno sarà stilata un rapporto complessivo e sarà portato avanti l’impegno a sollecitare Comuni e Province pugliesi a non sottovalutare fenomeni «fascisti e razzisti», «a predisporre adeguate misure per prevenire e contrastare la diffusione di tali fenomeni, anche attraverso l’adozione di regolamenti che riguardino l’utilizzazione di spazi pubblici».

La Regione Puglia, rende noto il governatore Emiliano, si impegna a valutare la possibilità di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati di apologia di fascismo, di istigazione all’odio razziale, di incitamento alla violenza e alla discriminazione per motivi di razza, di religione, di genere, di orientamento sessuale, nonché per ogni atto riconducibile alla ideologia fascista.

«Una Stasi in salsa pugliese», questo è stato il commento sull’Osservatorio regionale di Andrea Caroppo, consigliere regionale della Lega. «Si occupino invece dei veri problemi dei pugliesi e delle loro famiglie», ha aggiunto Caroppo.

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