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“Buone notizie per il nostro ospedale e per tutta la comunità. Dal primo Gennaio 2024 ritorna operativo il reparto di Ortopedia”. Sono le parole del sindaco di Ostuni Angelo Pomes, in merito all’attesa ripartenza dell’importante reparto nel presidio ospedaliero ostunese.
“L’importanza del nosocomio ostunese nella gestione sanitaria dell’ASL di Brindisi è indiscussa e la riapertura del reparto di Ortopedia ne è la dimostrazione. Si tratta di un risultato fondamentale nel processo che consentirà la graduale riapertura dei reparti e quindi del rispetto del piano di riordino. Ringrazio per l’impegno e la determinazione tutto il management dell’ASL Brindisi, i medici che hanno dato disponibilità affinché il reparto venisse riaperto e tutte le figure coinvolte per il lavoro che stanno svolgendo”.
Grande soddisfazione anche per Tommaso Gioia, Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia: “Finalmente il reparto di ortopedia presso l’ospedale di Ostuni riprende l’attività l’1 gennaio 2024, inizia un nuovo anno pieno di speranza per l’ospedale di Ostuni, potenziando l’offerta sanitaria. Come detto in più occasioni, la determinazione e la costanza nel portare avanti degli obiettivi concreti, può solo allungare a volte le tempistiche, ma oggi insieme al management della ASL di Brindisi, che ringrazio, si è raggiunto un importantissimo risultato, l’avevamo detto, e l’abbiamo fatto, si potenzia ulteriormente il presidio ospedaliero di Ostuni, tramite l’apertura del reparto di ortopedia.
L’ospedale di Ostuni merita di essere un polo importante per l’intera provincia, non ci stancheremo mai di combattere per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, e smaltire le liste d’attesa. Il nuovo management dell’Asl di Brindisi sta dimostrando impegno e determinazione.
Colgo l’occasione di fare i miei personali auguri di buon lavoro al dottor Manfredi e ai in suoi colleghi, il dott. Di Viesto e il dott. Barbato, che insieme a lui porteranno avanti il reparto e daranno risposte concrete ai tanti cittadini che sono in attesa di cure.”