Il caso della signora Stellina, 92enne ostunese vittima di maltrattamenti da parte della sua ex badante, approda a Canale5 nel programma di Barbara D’Urso. Un fatto di cronaca purtroppo non isolato, quello accaduto a gennaio scorso alla nonnina di Ostuni, che ha profondamente scosso e indignato la comunità locale e nazionale.
Nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque andata in onda lo scorso lunedì 17 febbraio, è stato dedicato ampio spazio al grave episodio attraverso un collegamento in diretta da Ostuni, con la casa dell’anziana signora. Qui, oltre alla corrispondente di Pomeriggio Cinque, hanno preso parte al dibattito in studio la signora Stellina, supportata da suo figlio Antonio e il vice questore aggiunto e dirigente del commissariato locale Gianni Albano.
Dopo la trasmissione del video estratto dalle telecamere posizionate in casa e diffuso dalla Polizia a seguito dell’arresto della badante, una 50enne di origine rumena, il figlio dell’anziana signora maltrattata e il dirigente Albano sono entrati nel merito di quanto accaduto. Allarmato dai lividi e dai dolori accusati con il contatto umano dall’anziana madre, intuendo la causa del malessere, Antonio ha immediatamente coinvolto la Polizia di Ostuni.
«Un indagine particolare – ha spiegato il vice questore Gianni Albano – in cui ha giocato un ruolo fondamentale la famiglia. La collaborazione dei familiari, soprattutto del signor Antonio che ringrazio pubblicamente, assieme all’empatia istituzionale della Procura della Repubblica di Brindisi, pronta nel comprendere la delicatezza della vicenda autorizzando l’utilizzo delle telecamere, che, ribadiamo, sono state determinanti nella tempestiva soluzione del caso».
L’ex badante autrice dei maltrattamenti fisici e verbali nei confronti della signora Stellina è attualmente rinchiusa nel carcere di Lecce e, come ha sottolineato Barbara D’Urso, sempre attenta a non far rivivere alla nonnina quei brutti ricordi, di persone senza scrupoli, pronte ad approfittarsi degli anziani, ce ne sono tante. Perciò è importante stare vicino ai propri cari, prestando attenzione ai segnali di sofferenza che inevitabilmente vengono manifestati.