Alla fine ce l’ha fatta, anzi ce l’hanno fatta. Dopo la maratona playoff, il tecnico ostunese Vincenzo Nacci ed il giovane schiacciatore Adriano Polignino possono festeggiare la prestigiosa promozione in Serie A2 con la Top Volley Lamezia. Dopo aver dominato la regular season nel girone H di Serie B Nazionale, con ventitre vittorie su ventiquattro incontri disputati, la squadra calabrese si è battuta ai playoff prima contro Leverano, incassando il ko che ha determinato il passaggio attraverso l’ulteriore seconda fase che l’ha opposta a Macerata ed Aversa. In entrambi i casi ci sono volute tutte e tre le gare previste, per un totale di nove emozionanti sfide mozzafiato. Una lunga cavalcata conclusasi con l’ambita conquista della A2.
In una sorta di antipasto playoff, le prime classificate degli otto gironi di Serie B si erano già sfidate in Coppa Italia, competizione in cui i lametini sono saliti sul terzo gradino del podio, vincendo la finalina al tiebreak contro Saronno, dopo aver perso in semifinale al t-b contro i padroni di casa di Porto Viro. I verdetti della stagione regolare hanno poi composto la griglia degli spareggi promozione, con i ragazzi di Nacci opposti in prima fase ai salentini del Leverano, primatista incontrastata del girone G (quello dell’Ostuni): nell’inconsueto sgarbo a domicilio, la Bcc si è imposta a Lamezia per 3 a 1, risultato restituito a Leverano dalla Top Volley, in gara 3 poi il trionfo salentino in trasferta (nuovamente 1 a 3). La sconfitta ha rimandato Polignino e compagni alle sfide con Macerata in semifinale (anche in questo caso doppio 3-1 in Calabria, temporaneamente pareggiato dal 3-1 marchigiano) e Aversa in finale (ko al tiebreak campano tra il doppio 3-1 casalingo targato Lamezia).
Tornato qualche giorno nella sua Ostuni per ricaricare le batterie, coach Nacci ha spiegato: «È stata una maratona, ma lo sapevamo. Quando abbiamo giocato le partite di coppa ci siamo resi conto che il livello delle prime era importante. Leverano poi era una squadra affiatata che ha giocato senza particolari pressioni, soprattutto in regular season, sapevamo che sarebbe stato ostico. È stato un peccato perché siamo riusciti a fare una bella partita lì da loro, ma pur avendo la bella in casa non siamo riusciti a sfruttarla. Purtroppo in quell’occasione i ragazzi hanno forse patito un po’ la tensione. Però poi c’è da dire che siamo stati veramente bravi a reagire, a riprendere il cammino tornando ad allenarci con entusiasmo, consapevoli che sarebbe stato comunque difficile, perché effettivamente anche Macerata era un avversario importante. Lì abbiamo saputo sfruttare il fattore casalingo, avere la bella in casa è stato un vantaggio, il pubblico ha dato una spinta in più. Abbiamo fatto ciò che andava fatto con Macerata, giocando una gara concreta, e poi anche con Aversa, squadra cresciuta molto nella post-season, fisicamente forte, capace di creare non pochi problemi se con approccio ottimale alla partita. Ad esempio fortunatamente da noi l’opposto avversario non ha ripetuto il partitone che aveva giocato in casa propria. Anche per meriti nostri che siamo stati decisivi quando la situazione lo esigeva, in gara 3».
C’è ampia soddisfazione per come sono andate le cose ed il risultato finale è il giusto tributo ad un’annata comunque complessa: «È stato difficile, però alla fine ci siamo riusciti, abbiamo portato a casa il risultato della promozione. La pressione c’era, nel senso che la squadra è stata costruita per questo traguardo, ma come lo erano altre, vedi Portomaggiore, Porto Viro, Aversa, Macerata. Anche se siamo sempre stati primi in classifica, è stata una corsa su noi stessi e sulle prime degli altri gironi, sul Leverano, quindi aver perso poi il primo match point con loro, poteva infliggerci un contraccolpo non trascurabile. Siamo stati bravi a rimanere tranquilli continuando a lavorare credendo in quanto fatto. Il segreto è stato quello, i ragazzi erano un gruppo unito, altrimenti non avremmo potuto raggiungere questi risultati, è stata la dimostrazione che tutti volevano fortemente quello che volevamo io e la società. Non è semplice fondare una società nuova e vincere subito un campionato, ci sono tanti fattori che influiscono, per esempio noi da inizio anno abbiamo giocato in tante palestre, allenandoci in un posto, giocando poi in un altro. Abbiamo portato la Serie A a Lamezia dopo diciotto anni, e vedere l’entusiasmo di tanta gente di tutte le età è stata davvero una bella soddisfazione».
Archiviata la straordinaria avventura però è arrivato il momento di mettersi subito a lavoro per programmare la prossima stagione. La Top Volley a poche ore dal traguardo raggiunto ha immediatamente ufficializzato la permanenza di Nacci che per l’immediato futuro ha le idee chiare: «Probabilmente ci aspetta un campionato di transizione, nel senso che come primo anno in A2 si punterà sicuramente a porre le basi per un programma duraturo. Cercheremo di comporre una squadra giovane con profili interessanti».
«È la prima volta che mi allontano dalla mia casa e devo ammetterlo i primi giorni è stato molto difficile – racconta l’emozionato talento ostunese, Adriano Polignino, schiacciatore classe ’95 in prestito in Calabria dalla Pallavolo 2000 Ostuni – Grazie al supporto della famiglia sono riuscito ad proseguire al meglio questa avventura. Sapevo che era un progetto importante ed ero molto teso perché dovevo confrontarmi con gente che praticava la pallavolo a livello professionale. Ma posso dire che qui a Lamezia ho trovato una seconda famiglia, una società stupenda, a partire dai presidenti fino ai bambini che venivano a tifare al palazzetto. Sempre disponibili per tutto, persone veramente squisite. Indipendentemente da quello che sarà, di certo lascio un pezzo del mio cuore qui a Lamezia, partecipare alla conquista di una promozione è una cosa stupenda, se poi si sale in Serie A beh, c’è solo da rimanere senza parole. È stato un anno pieno di sacrifici che sono stati ripagati. Ringrazio mister Vincenzo per avermi cercato, dandomi questa grande opportunità di far parte di un gruppo così importante. Salire in Serie A era il mio sogno, la Top Volley Lamezia lo ha avverato e per questo posso solo dire grazie».