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Ottobre 18 2024

Coronavirus: 590 nuovi positivi oggi in Puglia, di cui 30 in provincia di Brindisi

Nella giornata di oggi sono stati eseguiti in tutta la Puglia 5253 test. Di questi, 590 sono risultati positivi

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Coronavirus: 590 nuovi positivi oggi in Puglia, di cui 30 in provincia di Brindisi

Nella giornata di oggi sono stati eseguiti in tutta la Puglia 5253 test. Di questi, 590 sono risultati positivi

 

Il numero dei contagi da Coronavirus in Puglia sale oggi di 590 unità. Di qualche minuto fa il bollettino giornaliero della protezione civile regionale, in cui si comunica che oggi, venerdì 23 ottobre, sono stati effettuati 5253 test in tutta la regione per l’infezione da Covid-19. Di questi, 590 sono risultati positivi: 234 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 58 nella provincia BAT, 176 in provincia di Foggia, 19 in provincia di Lecce, 65 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione, 7 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Nella giornata odierna in Puglia si è registrato 1 decesso in provincia di Taranto.

Sono in tutto 5926 i pazienti guariti dall’inizio dell’emergenza, mentre le persone attualmente positive al Covid-19 sono 6828, di cui 6297 in isolamento fiduciario e 531 ricoverate.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati eseguiti 523.235 test. Il totale dei casi positivi Covid-19 in Puglia è di 13.400, così suddivisi: 5595 nella provincia di Bari; 1271 nella provincia di BAT; 985 nella provincia di Brindisi; 3219 nella provincia di Foggia; 1012 nella provincia di Lecce; 1212 nella provincia di Taranto.

Sono 95 i test positivi attribuiti a residenti fuori regione e 11 a cittadini di residenza non nota. Il bollettino epidemiologico odierno della Regione Puglia è scaricabile cliccando su questo link.

Dichiarazione del DG dell’ASL di Bari, Antonio Sanguedolce: «Sono 90 i positivi registrati in una RSSA, a gestione privata, insistente nel territorio afferente al Distretto socio sanitario n° 10. Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari e il nucleo di infermieri dell’Ospedale Di Venere sono intervenuti sottoponendo a tampone molecolare tutti gli ospiti e i dipendenti della struttura socio sanitaria di assistenza per anziani. 71 dei 110 ospiti e 19 degli 85 dipendenti sono risultati positivi, con 4 ospiti per i quali è stato immediatamente disposto il ricovero in centro Covid. L’attività di tracciamento è stata completata ieri sera, mentre oggi è in corso l’inquadramento dal punto di vista clinico per tutti i positivi,  i quali saranno sottoposti a rx torace e, se necessario, a  consulenze infettivologiche e/o pneumologiche. La struttura, dato l’elevato numero di positività, è stata rimodulata isolando i positivi nell’ala A e trasferendo i negativi nell’ala B, preventivamente sanificata. Per i soggetti negativi è prevista un’ulteriore verifica con tampone molecolare ».

Dichiarazione del DG dell’ASL Foggia, Vito Piazzolla: «In questi giorni si sta registrando in provincia di Foggia un incremento dei casi positivi. L’ultima criticità è legata ad un focolaio individuato in un istituto comprensivo di Rodi Garganico dove, al momento, sono risultati positivi 14 alunni e 4 insegnanti. Il servizio di Igiene sta effettuando l’indagine epidemiologica, disponendo l’isolamento fiduciario e programmando i tamponi per tutti gli alunni e il personale scolastico. Restano elevati, inoltre, i contagi familiari e inter-familiari. Al manifestarsi delle criticità, ormai diffuse sul territorio, la ASL sta applicando puntualmente i protocolli di sicurezza per contenere il contagio e monitorare le situazioni a rischio, sia all’interno delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali che in ambito familiare. Di tutto questo si è discusso ieri nel corso di un incontro con il prefetto di Foggia. Contestualmente agli interventi di gestione dell’emergenza, continuiamo a farci promotori di una forte azione di sensibilizzazione nei confronti delle strutture che maggiormente presentano carattere di fragilità (come le case di riposo e le RSA), verso i nostri operatori e l’intera cittadinanza affinché si adottino comportamenti responsabili e adeguati alla situazione».

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