«Il Consiglio dei Ministri ha discusso la manovra che contiene la proroga per il Superbonus 110% al 2023 restringendo però il provvedimento ai soli condomini. Invece per gli edifici monofamiliari, plurifamiliari e i funzionalmente indipendenti restano i termini già previsti per giugno 2022. Per la Puglia è una cattiva notizia, vista la natura del tessuto edilizio, con i tanti edifici diffusi, le casette dei centri storici e i piccoli comuni. Si tratta di una scelta miope, visto che da un decennio gli indici economici del comparto delle costruzioni non vedevano picchi così elevati. Nella nostra regione sono partiti lavori per diverse centinaia di milioni di euro. Non si deve arrestare il rilancio dell’economia fondato su interventi di riqualificazione assolutamente necessari sia per l’efficienza energetica che per la sicurezza in caso di sisma. Tra l’altro coibentando gli edifici, visti gli ultimi aumenti delle bollette, si offre la possibilità per le famiglie di risparmiare tantissimo riducendo al contempo le emissioni di gas serra» , così i parlamentari del Movimento Cinque Stelle.
«Dai dati Enea al 30 settembre emerge ad esempio che nella nostra Regione non sono ancora terminati il 23,3 % di lavori sulle unità unifamiliari. C’è il forte rischio che con le basse temperature dei mesi invernali e la difficoltà di reperimento di materie prime e impalcature, molti di questi cantieri non vengano terminati entro giugno 2022», spiegano i parlamentari del M5S.
«Il Governo eviti di produrre una discriminazione dannosa e trovi le coperture per allargare la proroga a tutti gli interventi, venendo incontro a famiglie, imprese e tecnici del settore che tanto stavano attendendo questo provvedimento». Timori per i possibili risvolti negativi, si paventano anche a livello occupazionale su più fronti. «Il Superbonus, attraverso la riqualificazione di unità immobiliari nei centri storici o sul litorale come avvenuto in tante realtà pugliesi, può diventare -sottolinea la deputata ostunese Valentina Palmisano – un fattore determinante nell’aumentare l’attrattività turistica del nostro territorio».