Stabilimenti balneari aperti da domenica 1° Maggio, campagna di sensibilizzazione anti-fumo e nuova azione regionale per finanziare interventi per rendere accessibili ai disabili le spiagge libere.
Sono i principali elementi che caratterizzeranno l’estate lungo le coste della Puglia emerse durante il tradizionale confronto sul testo dell’Ordinanza Balneare con istituzioni, rappresentanti delle imprese balneari e organizzazioni sociali.
“D’intesa con il presidente della Regione Puglia abbiamo deciso di lanciare una campagna che porti al progressivo abbandono della sigaretta sotto gli ombrelloni e che rafforzi ulteriormente la lotta all’abbandono di mozziconi sui nostri arenili”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio e Patrimonio, commentando l’intesa raggiunta con le associazioni rappresentative degli imprenditori balneari per “sperimentare nell’estate 2022 azioni di contenimento del fumo di sigarette, per rispettare esigenze di salute ormai diffusamente condivise e per giungere, nel 2023, ad avere liberi da sigarette tutti i circa 900 chilometri di costa pugliese”.
Nel corso dell’incontro, il vicepresidente ha anche annunciato che, da martedì 26 aprile, sarà aperta la procedura indirizzata ai 67 Comuni costieri a cui la Regione Puglia destina 400 mila euro per finanziare interventi che assicurino alle persone diversamente abili la totale accessibilità e fruibilità delle spiagge libere previste nel Piano Regionale delle Coste.
“È una possibilità che si conferma per la quarta stagione balneare e con cui stiamo moltiplicando presidi di civiltà che consentano davvero a tutti di godere del nostro mare”, ha rimarcato il vicepresidente, anticipando che martedì prossimo una lettera raggiungerà i sindaci comunicando loro la partenza della procedura e i dettagli operativi.
A margine della discussione sulla nuova Ordinanza Balneare, approvata dai presenti all’unanimità, si è aperto un confronto anche sul tavolo che la Regione Puglia ha aperto per adeguare le linee guida sulla gestione della posidonia spiaggiata, alla luce della normativa che non la considera più un rifiuto. Il vicepresidente ha annunciato il drastico abbattimento degli adempimenti burocratici che gli operatori balneari erano costretti a subire per smaltire la posidonia spiaggiata:
“Questo indirizzo matura sulla scia di una lotta alla burocrazia e ai vincoli inutili che non aiutano la fruizione libera e responsabile del nostro patrimonio naturale che si protegge meglio con una conoscenza e una cultura condivisa dell’importanza delle nostre coste e del nostro mare”.