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Dicembre 14 2024

Ordinanze, Pd: ‘Servono più controlli non divieti’

Ad affrontare l'argomento ordine pubblico e relative direttive imposte dalla Commissione alla guida del Comune di Ostuni, è il Partito democratico ostunese.

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«Le ordinanze emanate dalla Commissione straordinaria nei giorni scorsi prendono atto di un problema che c’è, esiste e che andava affrontato. Ma lo fanno in modo che riteniamo sbagliato». Ad affrontare l’argomento ordine pubblico e relative direttive imposte dalla Commissione alla guida del Comune di Ostuni, è il Partito democratico ostunese.

«Senza entrare nel merito delle motivazioni dei provvedimenti adottati, che ci lasciano perplessi anche da un punto di vista giuridico, riteniamo che non siano i divieti ed il proibizionismo la strada da percorrere.

L’esercizio delle attività commerciali già oggi è regolato da autorizzazioni e leggi che impongono agli esercenti limiti e regole di condotta. Se è vero dunque che ci sono casi in cui queste regole non vengono rispettate è altrettanto vero che non si può pensare di risolvere il problema adottando provvedimenti di divieto che riguardano un’intera categoria indiscriminatamente.

Condividiamo la assoluta necessità del rispetto delle regole (occupazione del suolo pubblico, immissioni sonore, autorizzazioni all’esercizio di specifiche attività etc.) innanzitutto per garantire la serenità ed il riposo a chi risiede nel centro storico ed in prossimità di attività commerciali e poi per assicurare decoro e ordine nel centro storico e lungo la costa, ma affinché le stesse vengano rispettate non è necessario porre dei divieti quanto intensificare i controlli che in questa come in altre circostanze appaiono essere carenti ed insufficienti.

E un’iniziativa di questo tipo neppure può trovare giustificazione nella carenza di personale del corpo di Polizia Municipale o delle Forze dell’Ordine. Significherebbe ammettere, implicitamente, che poiché lo Stato non è in grado di controllare il territorio allora impone divieti all’esercizio di attività totalmente legittime.

Chi non rispetta le regole deve, giustamente, essere sanzionato. Allo stesso modo, chi è rispettoso delle Leggi deve essere libero di poter esercitare la propria attività.

Chiediamo, dunque, alla Commissione di voler rivedere i provvedimenti emanati e di voler chiedere supporto alle autorità di pubblica sicurezza affinché venga intensificata la presenza delle forze dell’ordine e vengano eseguiti maggiori controlli, soprattutto sulle immissioni sonore, volti a scoraggiare e reprimere ogni condotta contraria alle leggi ed alle regole di pacifica convivenza».

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