E’ stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella, Giuseppe Bungaro, il giovanissimo scienziato pugliese, inventore di un innovativo sistema per trattare la patologia ischemica tramite l’utilizzo di stent biologici.
Ieri, il diciottenne studente di Fragagnano, in provincia di Taranto, ha ricevuto a Roma l’attestato d’onore direttamente dalle mani del presidente della Repubblica, insieme ad altri ventotto giovani talenti italiani, che si sono distinti come “modelli positivi di cittadinanza e costruttori di comunità”.
Di Giuseppe Bungaro vi avevamo già parlato in un nostro articolo pubblicato ad agosto, raccontandovi del suo progetto che aveva trionfato all’Expo Science 2018. Giuseppe ha iniziato a interessarsi ai suoi progetti dopo che una persona della sua famiglia era stata colpita da un’ischemia e da allora si era concentrato nello sviluppare il suo stent pericardico, capace di ridurre i rischi post- operatori dei pazienti sottoposti ad angioplastica.
«Ho pensato a un nuovo tipo di protesi che fosse più sostenibile per il paziente – racconta Giuseppe Bungaro -. In clinica la chiamiamo la protesi intelligente: ha all’esterno una membrana in pericardio e all’interno delle nanotecnologie che avvertendo la temperatura del sangue e la sua densità permettono alla protesi di autoespandersi».
Insieme a Giuseppe anche altri due giovanissimi pugliesi hanno ricevuto l’attestato di onore “Alfiere della Repubblica”. Si tratta di Davide Indino, sedicenne di Lucugnano, in provincia di Lecce, premiato per aver promosso l’attività culturale non solo nel suo paese, ma in tutto il Salento.
«La lettura, la scrittura, la letteratura– si legge nella motivazione- sono le sue passioni ed egli stesso ha ricevuto premi e riconoscimenti come autore. Fin dalla scuola media si è speso per organizzare eventi nel suo territorio, coinvolgendo amici, operatori del settore, istituzioni e riconoscendo il valore dei libri come collanti nella vita di comunità».
La terza giovanissima pugliese a ricevere l’attestato di “Alfiere della Republica ” è stata Rebecca Maria Abate, di Lucera, che compirà 11 anni ad aprile. Rebecca è stata premiata per «l’aiuto che è riuscita a dare a una compagna di scuola con grave disabilità, grazie al quale le ha consentito di uscire dal silenzio e di aprire una comunicazione con l’intera classe. Grazie alla sua sensibilità e al suo affetto, è riuscita a interpretare e comprendere i pochi segnali dell’amica, creando in questo modo nella classe un ambiente più aperto e inclusivo, dove la diversità è divenuta occasione di crescita per tutti».