Il Tar di Lecce, riunitosi in camera di consiglio lo scorso 26 maggio, accoglie definitivamente il ricorso dell’ASL di Brindisi contro il Comune di Ostuni. A circa venti giorni dalla sospensione dell’ordinanza n. 65 con cui il sindaco Cavallo intimava la riapertura dei reparti di Chirurgia Generale e Ortopedia, il Tar si esprime in maniera definitiva sull’ordinanza, sospendendone l’efficacia e fissando la data dell’udienza per la trattazione di merito al 17 dicembre 2020.
La seconda sezione del Tribunale amministrativo leccese si è inoltre espressa sul ricorso presentato dal Comune di Carovigno, rappresentato e difeso dagli avvocati Domenico e Giuseppe Tanzarella, respingendo l’istanza di annullamento della disposizione operata dall’azienda sanitaria locale brindisina sui due reparti del nosocomio ostunese. La motivazione, si legge nel testo dell’ordinanza del Tar, è riconducibile al fato che “nel presidio ospedaliero di Ostuni è stata comunque assicurata l’attività di consulenza specialistica sia chirurgica che ortopedica a favore dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso”.
La stessa identica sorte è spettata al Comitato per il diritto alla salute del territorio brindisino, presieduto da Giovanni Amati e supportato dai consiglieri comunali d’opposizione facenti capo al novero delle liste civiche: Andrea Pinto, Giuseppe Tanzarella, Domenico Tanzarella, Angela Matarrese, Giovanni Parisi, Emilia Francioso e Adriano Zaccaria.
Con la comunicazione della fine dei lavori presso il reparto di Chirurgia Generale, riverberata dal consigliere regionale Fabiano Amati, che ha seguito e costantemente documentato l’andamento dei lavori via social, il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo dichiara: «La ASL comunica che dal 1° giugno riprenderà l’attività dei reparti di chirurgia e ortopedia. Resto convinto che una accorta programmazione dei lavori avrebbe dovuto evitare due mesi di chiusura e i tanti disservizi denunciati. Non mi stupisco che qualcuno abbia voluto utilizzare la situazione per una strumentale passerella politica, ma sono convinto che i cittadini non siano ingenui e abbiano compreso bene la vicenda».
A strettissimo giro, con la pubblicazione delle tre ordinanze del Tar di Lecce, avvenuta ieri giovedì 28 maggio, Fabiano Amati replica: «Il Tar Lecce respinge i ricorsi del Comune e di alcuni consiglieri comunali. La motivazione: un’interferenza su attività ASL a fronte di misure adeguate a garantire i servizi. Ulteriore appello: la vogliamo smettere con le polemiche, le offese e il teatrino politico, cominciando a collaborare per il bene delle persone?».