La presidenza del Parco delle Dune Costiere resta al momento un rebus ancora irrisolto. Nodi da sciogliere nelle trattative di domina, i reciproci veti sulle candidature avanzate dalle amministrazioni comunali che ospitano il parco regionale nel territorio che da Torre Canne scende fino a Torre San Leonardo. Si fa perciò strada l’ipotesi commissariamento.
Risalgono a gennaio scorso le dimissioni di Enzo Lavarra. Dopo circa cinque anni alla guida dell’ente, il coordinatore nazionale di FederParchi, già europarlamentare dei Democratici di Sinistra, decise di lasciare l‘incarico per motivi personali.
Dal comune di Fasano rivendicano un ruolo di vertice, sottolineando come il Parco, da quando istituito, sia sempre stato presieduto e diretto da ostunesi, o comunque persone riconducibili al comune della Città bianca. La città amministrata dal sindaco Francesco Zaccaria, caldeggia una personalità di livello prestigioso, che sia anche un tecnico, ma che sia proposto da Fasano.
Nelle ultime settimane, più di qualche nome è stato accostato alla presidenza del Parco: voci di corridoi dalla Provincia quotavano gli ostunesi Giovanni Epifani e Beppe Moro (in orbita Pd), la maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo aveva invece avanzate altre candidature, poi naufragate.
Il conseguente braccio di ferro, potrebbe perciò condurre ad una soluzione, tutt’altro da escludere, che in caso di mancato accordo si tradurrebbe nel commissariamento da parte della Regione Puglia, con il governatore Michele Emiliano chiamato pronunciarsi sulla nomina.