Si è conclusa domenica scorsa con una partecipata cerimonia, la terza edizione del Premio Giganti di Puglia. Il concorso, ideato e promosso da Millenari di Puglia per sottolineare la necessità di tutelare la ricchezza culturale e materiale degli olivi monumentali, ha premiato quest’anno “L’ulivo delle tre sorelle”, un maestoso esemplare situato all’interno del terreno di Masseria Mozzone, in agro di Montalbano di Fasano.
Il meraviglioso olivo, di proprietà della famiglia Fanizza, è stato il più apprezzato dalla giuria, impegnata a esaminare tantissimi alberi candidati al concorso.
«L’obiettivo del concorso è quello di ricordare a tutti che negli ulivi pugliesi abbiamo una ricchezza materiale e culturale straordinaria – spiega Enzo Suma, fondatore di Millenari di Puglia – che dobbiamo necessariamente tutelare e valorizzare insieme ai proprietari, i quali hanno il ruolo di custodire e conservare questo enorme patrimonio, che non è solo dei proprietari ma di una intera comunità.
La ragione del nome con cui è chiamato l’olivo monumentale vincitore, come è evidente, è legata alla particolare forma ed eleganza di questo albero, costituito da una ceppaia imponente che, semplicemente per dare un’idea della dimensione, misura alla base ben 16,70 metri di circonferenza. Il legame che tiene uniti i tre tronchi all’ulivo è un legame forte, indissolubile come quello familiare. È questo il motivo che ha portato la fantasia ad immaginare tre sorelle che vivono unite lo scorrere del tempo, immerse in un oliveto ai piedi di un antico villaggio preistorico».
L’ulivo delle tre sorelle è dunque l’esemplare che rappresenterà simbolicamente l’intero patrimonio degli ulivi monumentali pugliesi fino alla prossima edizione. Il trofeo è stato realizzato da due artisti tarantini e consiste in una riproduzione fedele dell’ulivo vincitore. Alla premiazione hanno partecipato tantissime persone, che insieme a Enzo Suma, guida naturalistica di Millenari di Puglia, hanno potuto passeggiare tra gli antichi paesaggi in cui è immersa la Masseria Mozzone. Un paesaggio prezioso, custodito con grande sensibilità e passione dalla famiglia Fanizza.