Tornano in Puglia gli ispettori dell’Unione Europea, per verificare la gestione dell’emergenza Xylella e monitorare lo stato dell’arte delle misure di contrasto messe in atto contro la batteriosi.
I funzionari europei sono atterrati questa mattina a Bari recandosi prima presso gli uffici del Dipartimento regionale all’Agricoltura, per poi proseguire ad effettuare un’ispezione a Monopoli, dove si trova la pianta di olivo dichiarata infetta e poi- in seguito a una controanalisi- risultata negativa al test del batterio della Xylella fastidiosa.
L’olivo di Monopoli è stato finora l’unica pianta ad essere sottoposta ad un altro test diagnostico, che ha smentito il precedente rivelando l‘assenza della batteriosi.
Tra oggi e domani gli ispettori dell’Ue si recheranno a Monteiasi, nel tarantino, e successivamente a Cisternino e a Ostuni, nella piana degli olivi monumentali, il cui destino tanto preoccupa coloro che hanno a cuore le piante millenarie che sono una parte imprescindibile del paesaggio pugliese.
I funzionari ripartiranno venerdì 14 giugno riferendo a Bruxelles l’esito di questa ennesima visita tra gli olivi pugliesi.
Secondo quanto dichiarato dagli ispettori europei, le priorità, espresse nel corso delle ultime ispezioni in loco, restano quelle «di impedire una ulteriore propagazione del contagio» seguendo tre azioni: «la rimozione immediata delle piante infette», «la lotta al vettore cruciale per prevenire la diffusione» e la messa a disposizione dei «fondi Ue disponibili solo se la Decisione di esecuzione europea per contrastare la batteriosi viene applicata correttamente».
Intanto, commentando la visita dei funzionari in Puglia, il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio ha dichiarato: «La Xylella è il primo argomento che ho trovato sul mio tavolo, ho pensato che bisognasse dare una risposta sul comparto olio e olive il più velocemente possibile anche per far vedere all’Europa la serietà dell’Italia, a livello internazionale. Con l’approvazione del decreto “Emergenze Agricoltura”– continua Centinaio- sono stati sbloccati 150 milioni di euro per la rigenerazione delle zone infette della Puglia. Quindi ora dico una cosa: ora non ci sono più scuse. Ogni rallentamento oggi non è più imputabile a questo ministero, abbiamo messo nelle mani di agricoltori e imprenditori gli strumenti che servono per lavorare nel migliore dei modi».