spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Marzo 19 2024

Abbandono indiscriminato di rifiuti: i Carabinieri individuano altri 15 siti da sottoporre a bonifica

Durante l’attività di contrasto all’abbandono indiscriminato di rifiuti svolta a dicembre scorso, i Carabinieri del Comando provinciale segnalano alle autorità altri 15 siti da bonificare

- Advertisement -

Altri 15 siti da sottoporre a bonifica sono stati individuati dai Carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, durante l’attività di monitoraggio e contrasto all’abbandono indiscriminato di rifiuti, svolta a dicembre scorso.

Attraverso una serie di controlli pressoché quotidiani su tutto il territorio della provincia di Brindisi, sono stati documentati ben 15 siti interessati dall’abbandono dei rifiuti per i quali come previsto dalla normativa di settore, decreto legislativo 152/2006, sono state interessate le autorità preposte per le prescritte opere di ripristino e bonifica.

Tali puntuali interventi, oltre a rendere alla collettività il primario ed essenziale servizio della salubrità pubblica, contribuiscono in maniera efficace a restituire al territorio in cui viviamo, e quindi alla popolazione, quella bellezza paesaggistica che, purtroppo troppo spesso, viene calpestata. Tali comportamenti, connotati da scarsissimo senso civico, dequalificano il territorio, riverberandosi in maniera indiretta sullo stato di salute anche economico della provincia, danneggiandone inevitabilmente la qualità della vita, l’immagine e nondimeno il fascino per tutti quei turisti, anche stranieri, che puntano a voler trascorrere qualche giorno nel territorio provinciale e nazionale.

È anche questo, dunque, in linea con le finalità indicate negli artt. 2 e 4 del decreto legislativo 152/2006, che recepisce e attua a sua volta varie stringenti direttive europee, lo spirito con cui i controlli dei Carabinieri nella provincia proseguiranno nello specifico settore. Al riguardo, peraltro, pesanti sono le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati quali trasgressori della specifica normativa a salvaguardia dell’ambiente. In particolare, la specifica condotta è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 3mila euro, cifra che viene raddoppiata per raggiungere i 6mila euro qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi (materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, amianto, ecc.).

Per quanto riguarda le discariche incontrollate che si notano lungo gli assi viari, costituite da accumuli di rifiuti collocati all’interno delle piazzole di sosta, dei canali di scolo, sulle complanari e sulle scarpate oggetto di monitoraggio nei vari comuni, le Stazioni Carabinieri competenti per territorio provvedono a segnalarne alle autorità la loro presenza. A tal riguardo, ogni amministrazione comunale può imputare all’ente proprietario della strada l’omessa vigilanza, con gli obblighi di rimozione e smaltimento ed il ripristino dello stato dei luoghi. Infatti, vanno in questa direzione le pronunce da parte di alcuni TAR (Campania, Puglia), riguardo la legittimità dei provvedimenti comunali che impongono all’ente gestore, per fini di tutela ambientale, di provvedere alla pulizia dai rifiuti abbandonati sulle strade statali in gestione e al relativo corretto smaltimento.

I Tribunali amministrativi, in sostanza, hanno affermato che in assenza dell’individuazione del responsabile, vada ascritta all’ente gestore a titolo di colpa la mancata adozione delle misure necessarie volte ad evitare il deposito di rifiuti da parte di terzi, non avendo usato l’ordinaria diligenza che prevede un obbligo da parte del gestore di provvedere alla pulizia delle strade e delle loro pertinenze.

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img