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Ostuni
Aprile 19 2024

Divieto di assembramento, la Fenailp difende i commercianti di Ostuni e chiede controlli meno serrati

La divisione ostunese della Fenailp contesta le scelte operate dalle istituzioni per il territorio comunale, che hanno autorizzato un numero eccessivo di controlli presso le attività commerciali da parte delle forze dell’ordine

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Dopo aver richiesto all’amministrazione comunale l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la ripresa economica delle attività commerciali, la Fenailp di Ostuni lamenta un massiccio numero di controlli da parte delle forze dell’ordine nei luoghi della movida.

Nell’ottica di mantenere vicino allo zero il tasso di contagi da Coronavirus, su tutto il territorio nazionale sono iniziati con l’avvio della Fase 2 i nuovi controlli da parte di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Locale per evitare che si formino assembramenti davanti ai locali e alle varie attività commerciali.

Per quanto riguarda Ostuni, la Fenailp – Federazione nazionale autonoma imprenditori e liberi professionisti lamenta quanto accaduto durante lo scorso weekend e in particolare nella serata di domenica 31 maggio, quando, soprattutto in Piazza della Libertà, si è registrata un’alta concentrazione di persone e, di conseguenza, di forze dell’ordine autorizzate a controllare e sanzionare i trasgressori delle misure precauzionali previste dall’ultimo DPCM.

«Nella serata del 31 maggio scorso – scrive il vicepresidente nazionale e coordinatore della sezione ostunese Fenailp, Mimmo LubesOstuni ha visto la Piazza invasa dalle forze di polizia e non solo, ma  anche militarizzata a causa di poche persone che si erano assembrate. Di questi cittadini, solo alcuni erano senza mascherina e, tra l’altro, molto distanti da tutti i locali in esercizio. L’accaduto ha provocato un incomprensibile caos con evidente malumore degli esercenti che, data la situazione, avrebbero preferito il semplice l’intervento della Polizia Locale con eventuali multe agli interessati che hanno trasgredito le regole.

 Per questa incresciosa situazione – continua Lubes – la Fenailp contesta le scelte fatte per il territorio di Ostuni in merito alle forti presenze delle forze dell’ordine che certamente hanno creato tensioni e malessere sul nostro territorio per una questione di entità lieve e quasi insignificante. Sono cose che non si sono viste nemmeno in altre città in periodi peggiori di questo, considerato anche che con la fase 2 tutti gli esercenti hanno interesse a far rispettare le regole imposte, evitando assembramenti davanti ai propri locali ed esercizi commerciali.

 I fatti contestati, ovviamente, sono da condannare, ma un gruppetto di persone, che in questo caso potevano essere semplicemente multate, non può giustificare un intervento esagerato delle forze dell’ordine da “stato di polizia” che, se visto in un contesto diverso, danneggia l’immagine della nostra Città e soprattutto arreca danni all’economia, a causa di una informazione distorta ed esagerata che si evince da all’esterno. Pertanto, il nostro appello si rivolge anche all’amministrazione comunale, cui rivolgiamo l’invito a prendere i dovuti provvedimenti e a intervenire in merito.

È bene specificare che per assembramento si identifica una riunione o un affollamento disordinato di una moltitudine di persone in luogo aperto – conclude Lubes – mediante un raggruppamento occasionale per manifestazioni, spettacoli e simili, senza una preventiva autorizzazione. Ed è chiaro dunque che in questo caso, di fronte a un numero esiguo di persone, non si possa parlare di assembramento».

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