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Aprile 13 2024

Truffa milionaria ai danni dell’Inps: denunciati 317 falsi braccianti agricoli e un imprenditore

Ha riguardato tutti e venti i Comuni del brindisino l'indagine che ha portato i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di scoprire la mega truffa ai danni dello Stato

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Un imprenditore e più di trecento falsi braccianti agricoli sono stati denunciati per truffa ai danni dell’Inps.

Una truffa milionaria ai danni dell’Inps è stata scoperta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, in collaborazione con il personale  dell’Inps e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Sono 317 i falsi braccianti agricoli denunciati, nell’ambito di un’indagine durata nove mesi sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, che ha riguardato tutti i venti Comuni della provincia di Brindisi.

Le persone denuciate dovranno rispondere di truffa ai danni dello Stato, per indebita percezione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Tutti gli indagati infatti figuravano come dipendenti di aziende agricole del brindisino, percependo stipendi, contributi e indennità di disoccupazione, pur non avendo mai lavorato.

Insieme a loro è stato denunciato per truffa ai danni dello Stato un cinquantenne di Brindisi, titolare e legale rappresentante di un’azienda operante nel settore agricolo. L’imprenditore attraverso falsi contratti di affitto di terreni agricoli, all’insaputa dei proprietari, aveva simulato un aumento esponenziale della superficie aziendale coltivata, proprio a fine di poter farsi accreditare molte più giornate di quelle effettive. Questo meccanismo ha pertanto consentito ai 317 falsi braccianti di conseguire indebitamente, senza aver mai lavorato, il diritto a prestazioni previdenziali e assistenziali altrimenti non dovute, facendo inoltre ottenere ai finti braccianti l’artificiosa costruzione di una posizione assicurativa, finalizzata a garantirgli anche una futura pensione.

Fra le prestazioni non dovute, figurano anche molte indennità di maternità, dal momento che,  delle 317 persone denunciate, molte delle quali già conosciute alle forze dell’ordine, 231 sono donne.

Una volta scoperta, la truffa ha permesso di recuperare contributi previdenziali per un ammontare di circa 2 milioni di euro, restituiti alle casse dello Stato.

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