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Dicembre 14 2024

Elezioni regionali, primarie PD: oltre 250 seggi in Puglia, a Ostuni si vota presso la sede in viale dello Sport

Il seggio ostunese, allestito presso la sede del PD in viale dello Sport, sarà aperto dalle ore 8 alle ore 20

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Domenica 12 gennaio si terranno a Ostuni, come in tutta la Puglia, le primarie del Partito Democratico. Quattro i candidati che si contendono l’opportunità di rappresentare il centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Oltre a Michele Emiliano, governatore uscente e già sindaco di Bari, il consigliere regionale Fabiano Amati, l’ex europarlamentare Elena Gentile e il sociologo Leonardo Palmisano.

Il seggio ostunese, allestito presso la sede del PD in viale dello Sport, sarà aperto dalle ore 8 alle ore 20. Possono votare tutti i cittadini italiani ed europei residenti in Puglia. È previsto, inoltre, il voto per i minorenni che hanno compiuto i 16 anni, i migranti e gli studenti fuori sede iscritti negli atenei pugliesi, purché abbiano provveduto alla registrazione online. Per votare è necessario esibire un documento d’identità ed è richiesto il versamento di un contributo simbolico di un euro.

«Le primarie sono un appuntamento utile ad animare il dibattito, nell’interesse della Puglia – afferma Angelo Pomes, candidato sindaco del PD alle scorse amministrative – una pluralità di voci per far sì che la scelta sia orientata da una vera consapevolezza. La Regione Puglia con il centrosinistra deve continuare a tenere insieme sviluppo economico, sostenibilità ambientale e coesione sociale. Una Regione più giusta che garantisca a tutti i cittadini i medesimi diritti e pretenda il rispetto degli stessi doveri.

La Regione Puglia può e deve ridiventare locomotiva del Mezzogiorno dentro la visione che l’Europa ci ha consegnato e che va valorizzata nella macro regione ionico-adriatica. Identificazione che non significa cancellazione dei confini amministrativi ma strumento importante per valorizzare le risorse e intrecciare le opportunità. Il mezzogiorno d’Italia insieme ai mezzogiorni di Europa può finalmente riacquistare rango, autorevolezza e peso politico in Europa, rappresentando degnamente il nostro Sud».

 

 

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