Prosegue la lotta all’emergenza Xylella, l’ Osservatorio Fitosanitario del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia, torna a sottolineare la necessità di applicare su territorio regionale le direttive fitosanitarie comunitarie, nazionali e regionali, in primis quelle da applicare contro i vettori della Xylella.
Anche in tempi di Coronavirus infatti, la lotta alla sputacchina costituisce “attività indifferibile” e di “pubblica utilità”, che deve essere assicurata, nel rispetto di ogni precauzione tesa a contrastare il contagio del virus.
L’Associazione Libero Comitato Anti-Xylella scrive intanto al sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, una richiesta di revisione dell’ordinanza riguardante le restrizioni destinate ai cittadini conduttori e proprietari di terreni, nell’ambito dell’emergenza coronavirus.
Nello specifico viene contestata la riduzione di manovra per i piccoli proprietari e gli hobbisti, ai quali il Comune e la Regione avevano permesso gli spostamenti circa una settimana fa. Le attività agricole professionali infatti, erano già sta consentite dal Decreto del Presidente del Consiglio.
«Siamo assolutamente favorevoli al fermo di ogni qualsiasi attività per il periodo delle festività pasquali per evitare possibili è ingiustificabili scampagnate con rischio di assembramenti – spiegano dall’associazione, con l’intervento del presidente Carmela Riccardi – ma limitare così drasticamente la possibilità di adempire alle norme governative per il controllo del vettore della Xylella, e le pratiche agricole indifferibili per la buona condizione dei terreni agricoli ci sembra dannosa per il futuro della nostra agricoltura».
Nodo della questione le disposizioni che limitano a fasce orarie di specifici giorni gli spostamenti verso le campagne, dunque la concessione fatta ai cittadini residenti proprietari di appezzamenti di terreno in agro di Ostuni, che svolgono direttamente lavori di natura agricola nelle loro proprietà. L’ordinanza ha infatti stabilito che questo permesso di spostarsi, deve intendersi valido solo ed esclusivamente nei giorni feriali, dalle ore 6 alle ore 12, anche con riferimento alla recentissima disposizione del Direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia che consente lo svolgimento delle suddette attività, seppure nel rispetto di ogni precauzione tesa a contrastare il contagio del virus.
«Le pratiche a cui adempiere – prosegue Riccardi – hanno già la data stabilita dall’apposito decreto legislativo (30/4) che già di per sé non consente di poterle compiutamente ultimarli entri i tempi imposti figuriamoci se a questo ci aggiungiamo una forte limitazione come quella dell’ordinanza in questione. Ci appare, inoltre, assai discriminante il fatto che gli agricoltori a titolo principale possano effettuare le lavorazioni secondo il testo del Dpcm senza limitazioni alcuna, mentre gli altri (hobbisti) in particolari e limitati orari. Una tale discrasia comportamentale non solo rischia di non perseguire l’obbiettivo di eliminare il vettore della Xylella, ma rischia di inficiare in maniera inesorabile tutto il lavoro e i sacrifici del mondo agricolo produttivo se come confinanti hanno persone che non hanno potuto ottemperare alle dovute pulizie. Infine, sottolineiamo anche il fatto che con questa ordinanza non si tiene conto che molti proprietari conduttori sono lavoratori la cui attività è consentita in questa emergenza ma non possono in alcun modo ottemperare alle prescrizioni legislative obbligatorie in materia di Xylella con rischio di multa».