Sono stati completati i lavori per il potenziamento della terapia semintensiva, nel reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Ostuni. I posti letto passano dunque da undici a venti, con una camera a pressione negativa. I lavori di adeguamento, previsti da tempo e slittati a queste ultime settimane, riconsegnano alla Città bianca uno dei fiori all’occhiello di tutto il sistema sanitario brindisino, potenziato come previsto dal piano di riordino ospedaliero regionale.
A dare notizia della conclusione dei lavori è il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, che fa anche il punto sulla prossima riapertura dei reparti di Chirurgia e Ortopedia, la cui temporanea chiusura aveva suscitato grande scalpore, con il deciso intervento del comitato civico “L’ospedale non si tocca”: «A Ostuni sono stati avviati lavori anche a Chirurgia e Ortopedia – ha dichiarato Pasqualone – entro il 31 maggio sarà pronta la prima ala in cui torneranno a lavorare tutti gli operatori sanitari in reparti accorpati. La consegna è prevista per la fine di luglio. Intanto, al pronto soccorso sono garantite ventiquattr’ore su ventiquattro le consulenze chirurgiche e ortopediche».
«L’équipe di Pneumologia – spiega il direttore dell’Unità operativa, Pierluigi Pietro Bracciale – si occupa di pazienti non Covid: casi di insufficienza respiratoria, tumore del polmone, versamento pleurico, polmoniti batteriche. Accanto a me in reparto altri quattro pneumologi, un infettivologo e quattro infermieri per turno, con un rianimatore reperibile in qualsiasi momento».
Novità anche per l’assistenza domiciliare: l’équipe si è infatti organizzata per aiutare chi sta a casa e ha problemi respiratori: «Su segnalazione del medico di base – prosegue Bracciale – un medico del reparto con protezione completa ed ecografo portatile va a casa dei pazienti sospetti e li sottopone a esame. Se ci sono segni di polmonite interstiziale viene fatto il tampone. Se c’è bisogno di ricovero i Covid sono portati al Perrino, quelli negativi vengono da noi. Quando il ricovero non è necessario prosegue il percorso di assistenza domiciliare. Un ringraziamento particolare va alle associazioni e ai singoli cittadini che hanno donato dodici ventilatori polmonari, che si aggiungono ai nostri otto, e un ecografo portatile».
«Il reparto dispone di una stanza a pressione negativa e le altre hanno un sistema di aspirazione e ricircolo dell’aria – sottolinea l’ingegner Renato Ammirabile, responsabile tecnico dell’ospedale di Ostuni e direttore dei lavori – Abbiamo creato una doppia medicheria con un unico impianto di chiamata accessibile da due postazioni e un bagno assistito che risponde alle norme di accreditamento».
