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Dicembre 14 2024

Dino Ciccarese scrive ‘La vita in una notte’ e promuove la riqualificazione del Calvario di Ostuni

Sessant’anni di storia, raccontati attraverso i ricordi di una giornalista, sono racchiusi nell’ultima fatica letteraria dello scrittore ostunese Dino Ciccarese, che decide di devolvere il ricavato de “La vita in una notte” a favore della riqualificazione del Calvario

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Lo scrittore ostunese Dino Ciccarese ha dato alla luce una nuova opera letteraria, che ha l’obiettivo di preservare la cultura ostunese. Sessant’anni di storia convergono nelle 144 pagine che compongono “La vita in una notte”, il romanzo sociale che intende restituire dignità alle piccole e grandi storie locali, promuovendo la riqualificazione del Calvario di Ostuni, un luogo sacro che da tempo versa in uno stato di evidente degrado.

Il romanzo si svolge in una notte, durante cui si ripercorrono le tappe salienti di una vita intera. Silvia, la protagonista del libro, è una donna emancipata e convinta di avere una vita piena. Da giornalista ha raccolto e documentato i passaggi fondamentali della Storia, si sente realizzata. Da donna del sud ha riscattato la sua meridionalità con un soddisfacente lavoro al nord. Da donna ha affermato la sua femminilità senza concedersi stabilmente ai dogmi precostituiti. All’alba della sua terza età, il resoconto della sua vita e delle sue scelte.

– Ecco una donna che ha saputo vivere, perseguendo quello che le piaceva a dispetto di regole e convinzioni, intelligente, colta, libera e padrona di sè -. Sono stati in tanti a cucirmi addosso simili apprezzamenti, […] un lusinghiero immaginario all’apparenza inossidabile, ma segnato sottotraccia da un vuoto interiore”.

Dalla penna dello scrittore ostunese Dino Ciccarese prende vita la storia di una donna che in “una serata inclemente” e solitaria è costretta, in età matura, “ad un salto indietro, a ripercorrere le tappe infauste di un’avventura esistenziale alfine ripudiata, ma che deve rimanere ammonitrice compagna di strada”. Si tratta di un romanzo “sociale” perché è “un monumento ragionato alla Storia culturale del ‘900” come ben evidenzia il dott. Vincenzo Piccione D’Avola in una delle prefazioni. Sociale per il carattere di romanzo storico ed ancora per la finalità dell’opera. Oltre alla divulgazione del proprio pensiero e agli inevitabili intenti moralistici, Dino Ciccarese ha infatti scelto pragmaticamente di devolvere l’intero ricavato della vendita del libro per la ristrutturazione del “Calvario” di Ostuni, moderno monumento cittadino di cui sono andati persi i dipinti realizzati nelle navate interne dal famoso pittore ostunese Luigi Pappadà.

Di concerto con il Comune di Ostuni, che ha patrocinato l’iniziativa, e di tante associazioni locali che si sono affiancate a sostegno dell’opera e del progetto, Dino Ciccarese ha messo al servizio della comunità il suo lavoro di storico e scrittore, come ci ha abituati in tutta la sua carriera di storiografo e di cittadino attivo.

La presentazione in anteprima del volume si è tenuta ieri a Ceglie Messapica presso un’abitazione privata in contrada Galante con la partecipazione di Alessandro Nardelli, sociologo e giornalista, di Michele Ciracì, storico e ricercatore cegliese, di Paola Pomarico, avvocatessa e psicologa e di Mara Venuto, poetessa e drammaturga.

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