È in programma alle ore 11 di oggi, martedì 27 ottobre, il primo evento virtuale del Festival della Cooperazione Internazionale. Giunto alla quarta edizione, il Festival si svolgerà seguendo un programma che prevede esclusivamente incontri online, da oggi fino a giovedì 29 ottobre prossimo. Nel titolo “Imparare dalla Pandemia. C’è un solo cielo per tutto il mondo” è racchiuso il tema di quest’anno, legato a doppio filo con l’emergenza sanitaria che l’intera popolazione mondiale sta cercando di fronteggiare ormai da circa nove mesi.
Il Festival, che rappresenta un appuntamento fisso utile alla condivisione di buone pratiche di solidarietà, promuovendo gli ideali di pace e di giustizia sociale, ha ufficialmente inizio oggi con un webinar gratuito che, a partire dalle ore 11, potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook del Festival della Cooperazione Internazionale. L’incontro virtuale intitolato “La pandemia del bene di Follereau e la proposta del convivialismo”, sarà aperto dal saluto istituzionale di Guglielmo Cavallo, sindaco del Comune di Ostuni, ente che patrocina e ospita l’iniziativa, e dell’onorevole ostunese Valentina Palmisano.
«L’intento è quello di capovolgere il clima di disagio, di dolore e di angoscia che stiamo vivendo – spiega Franco Colizzi, coordinatore del Festival e moderatore di questo primo evento – parlando della “pandemia del bene” di Follereau e della proposta del convivialismo. Abbiamo coinvolto vari esperti, il primo a parlarci dell’argomento in questione sarà Luciano Ardesi, caporedattore della rivista nazionale “Amici di Raoul Follereau”, che si soffermerà su un messaggio più che mai attuale: la sola verità, soprattutto in un momento di grande incertezza e divisione, è amarsi. Dopo la relazione di Ardesi, ci sarà l’intervento di Francesco Fistetti, professore di storia della filosofia all’università di Bari, che parlerà del convivialismo, ovvero di una valida alternativa al modo in cui viviamo, presentata nelle pagine del suo ultimo libro “L’arte di vivere insieme”. Seguiranno i contributi del dott. Sergio Boria, psichiatra e psicoterapeuta di Roma, presidente dell’associazione italiana di epistemologia e medicina sistemica, e del prof. Alfredo Ancora, docente presso l’università Bicocca di Milano e direttore scientifico dell’università De Martino – Carpitella di Parigi. Chiuderà l’incontro la testimonianza di Ilaria Miraglia, membro del gruppo giovani nazionale di Bologna dell’associazione “Amici di Follereau”. Infine l’intervento di Giampiero Griffo, presidente nazionale della RIDS – rete italiana disabilità e sviluppo».
Il Festival della Cooperazione Internazionale, organizzato dall’Associazione AIFO e dalla RIDS, ha come sede virtuale la Città bianca e si articola su sei incontri online, dal 27 al 29 ottobre, a cui tutti potranno accedere gratuitamente secondo il seguente programma:
° 27 ottobre (ore 11-13): Riflessione di apertura: la pandemia del bene di Follereau e la proposta del convivialismo.
° 27 ottobre (ore 15.30-17.30): La pandemia Covid-19 in Italia e le politiche sociali. La definizione di un nuovo welfare di inclusione e prossimità territoriale.
° 28 ottobre (ore 11-13): La pandemia e i gruppi vulnerabili in Italia: esperienze solidali, riflessioni e ricerche.
° 28 ottobre (ore 15-17): La pandemia e i Paesi in cerca di sviluppo: la copertura sanitaria universale come strumento di uguaglianza (Riflessioni sulla fragilità dei sistemi sanitari e dei sostegni sociali nei Paesi poveri).
° 29 ottobre (ore 11-13): Alle radici delle pandemie: superare lo squilibrio economico-ambientale.
° 29 ottobre /ore 15-17): Istituzioni globali e Cooperazione Internazionale: cosa può cambiare?
Il programma completo del Festival, che prosegue oggi con il secondo webinar gratuito delle ore 15.30, è consultabile online cliccando su questo link.