Dopo aver pubblicato la segnalazione di un giovane ostunese alle prese con l’impossibilità di completare la procedura online per il cambio di residenza e per la modifica d’intestazione della TARI, giunge in redazione la lamentela di un altro residente nella Città bianca, alle prese con l’autenticazione della propria firma.
«Condivido pienamente quanto scritto dal lettore sulla “assenza” di informatizzazione nel Comune di Ostuni – spiega il cittadino nella sua segnalazione – a cui aggiungo anche la scarsa conoscenza dei servizi stessi. Mi è capitato di dover far autenticare la mia firma, operazione che viene svolta normalmente in ogni sede comunale italiana. Mentre i miei corrispettivi a Roma, Verona e Milano la ottenevano subito, gratuitamente, recatomi ai nuovi uffici comunali ho trovato addetti confusi e per nulla informati.
È vero che si sono dati da fare consultando colleghi e altri uffici, ma il risultato è stato il nulla. Quindi, recatomi da notaio, con 100 euro ho risolto tutto.
In altri Comuni, soprattutto in tempo di Covid, l’informazione relativa alle modalità con cui accedere ai servizi al cittadino è attiva e costante grazie agli elenchi in possesso. In 18 anni di residenza a Ostuni le uniche comunicazioni ricevute per posta, chiare ed esaustive, sono quelle della TARI. Penso sia ora, per una comunità che ambisce a essere turistica e al passo con i tempi, di provvedere prontamente a rendere efficienti tutti i servizi al cittadino, senza aspettare troppo Draghi e l’Europa».
