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Dicembre 14 2024

Xylella, controlli dei Carabinieri Forestali in tutta la provincia dal prossimo 11 maggio

Ultimi giorni per eseguire le pratiche agronomiche obbligatorie volte a contrastare l’avanzata del batterio. Dal prossimo 11 maggio scattano le sanzioni a carico dei proprietari inadempienti

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La Regione Puglia, con delibera n. 55 del 20 aprile 2021, ha stabilito per quest’anno che le misure agronomiche obbligatorie, ovvero arature, fresature, erpicature o, in ultima ipotesi, trinciature per il contrasto alla mobilità degli stadi giovanili della “sputacchina”, insetto vettore del batterio Xylella fastidiosa, devono essere praticate dal 10 aprile al 10 maggio, su tutto il territorio regionale.

Com’è noto, la provincia di Brindisi rientra ormai tutta nella “zona infetta Salento”, ma la novità è che, pur così delimitata, le lavorazioni dei terreni ritornano obbligatorie, com’era già per le zone “cuscinetto” e di contenimento. L’obbligo ricade su proprietari e conduttori dei terreni agricoli, nonché proprietari e gestori pubblici e privati di superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, scarpate stradali, sponde di canali, superfici demaniali. Restano esclusi i terreni con colture erbacee in atto, colture orticole da pieno campo e industriali, colture foraggere e floricole.

Le verifiche sul rispetto delle norme sono affidate ai Carabinieri Forestali, mentre la Regione Puglia resta l’autorità amministrativa competente per l’emissione delle sanzioni. Quindi, tutti i venti comuni della provincia sono interessati all’adozione delle misure agronomiche necessarie per contrastare la diffusione del batterio; i controlli scatteranno il giorno 11 maggio, immediatamente dopo il termine ultimo per ottemperare agli obblighi.

Altra novità sul piano delle sanzioni: il decreto legislativo n. 19 del 2 febbraio 2021 ha abrogato e sostituito il decreto legislativo n. 214 del 19 agosto 2005; la novella legislativa sostanziale è quella dell’articolo 55, comma 15 della nuova norma, che raddoppia la sanzione per la mancata effettuazione delle lavorazioni agronomiche, da 1000 a 2000 euro (se pagata entro 60 giorni dalla notifica della contestazione).

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