“Le campane di Parigi” è uno spettacolo che sarà presentato nelle serate di oggi e domani, 10 e 11 agosto, con ingresso alle ore 20.15 e inizio alle ore 21, presso l’Anfiteatro Kios a Villanova di Ostuni. Prende spunto dalla meravigliosa opera di Victor Hugo, conosciuta in tutto il mondo, “Notredame de Paris” ed è il frutto del lavoro di 20 giovani artisti, ognuno con età diversa , formazione vocale e genere differente l’uno dall’altro. La combinazione di musica, danza, parola, scenografia e luci darà vita ad una macchina spettacolare che catturerà il pubblico dall’istante in cui il sipario si aprirà fino all’ultima nota.
L’idea di questo progetto è nata da Fabio Saccomanno che ha provinato alcuni ragazzi scelti tra Ostuni , Taranto ed altri paesi limitrofi alla ricerca di personaggi con caratteristiche molto simili ai protagonisti del romanzo di Hugo. La cattedrale di Notre-Dame è il cuore di Parigi, città in cui si incrociano i destini di Quasimodo, il campanaro deforme che salva dall’impiccagione la bella zingara Esmeralda, di Gringoire, il poeta pazzo e girovago, del nobile ufficiale Phoebus, di Frollo, l’arcidiacono dall’anima nera e della folla tumultuante dei reietti.
Sono stati selezionati Roberto Martellotta di Alberobello ma residente a Londra (Quasimodo) Francesca Pignataro di Taranto (Esmeralda) Aldo Liotino di Taranto (Febo) Andrea Sgura di Ostuni (Clopin) Mimi Nobile di Ostuni (Frollo) e Maila Tedeschi di Taranto (Fiordaliso) e lo stesso Fabio Saccomanno (Gringoire). Per le coreografie è stata chiamata Simona Ancona con la sua accademia di spettacolo “Studio 54“. Nella veste di aiuto regia c’è Giusy Solimando di Monopoli laureata in storia dell’arte con varie esperienze di spettacolo ; nel cast sono presenti anche Fabio Labianca e Carlos Suàrez (Breakers del Notre Dame ufficiale).
Durante le prove Aldo Liotino ha dovuto a malincuore lasciare temporaneamente la produzione per motivi personali e al suo posto nel ruolo di Febo è stato scelto Alessandro Valente di Taranto e lo stesso Aldo Liotino farà sempre parte del cast per le uscite future. Tutto il cast si è unito in un unica energia mostrando voglia, passione e lavoro meticoloso e ininterrotto.
«Dopo il lungo periodo di inattività da parte di molti lavoratori dello spettacolo – ha spiegato Fabio Saccomanno – si voleva tornare in scena, in attesa di tornare alle produzioni sospese, con uno spettacolo che fosse la cosi ormai chiamata “Opera Popolare” ed essere tornati specie a Ostuni in un opera che nella nostra città non è mai stata portata é motivo di felicità e anche di molta prudenza e rispetto».
