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Ostuni
Ottobre 18 2024

Parcheggia in divieto di sosta, paga la multa ma contesta l’assenza di educazione civica e stradale a Ostuni

Un turista racconta l’episodio, segnalando l’irregolarità di alcuni atteggiamenti tipici degli automobilisti autoctoni

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Parcheggia la sua vespa in divieto di sosta a Ostuni in modo da non intralciare il traffico, ma viene multato comunque.  Un turista lamenta lo scarso buon senso con cui ha operato, secondo lui, l’agente di Polizia Locale che ha sottoscritto la sanzione. Nel raccontare l’accaduto, il turista scrive in Redazione soprattutto per sottolineare la scarsa attenzione al rispetto delle norme civiche e stradali di buona parte degli automobilisti autoctoni, facendone più che altro una questione di principio.

«Intendo segnalare – racconta il turista – che la vespa era parcheggiata all’ingresso di un’attività commerciale, delimitato da strutture fisse, e che non poteva intralciare in nessun modo il traffico, per cui tale divieto è chiaramente riferito a mezzi di dimensioni ben superiori.

Ho visto una città in cui i conducenti di auto parcheggiano ovunque, tipo incroci, incroci semaforici, passi carrai, park disabili, contromano, in doppia o tripla fila; gettano di tutto dai finestrini, compresi i mozziconi di sigarette;  non usano gli indicatori di direzione, anzi si meravigliano quando un turista utilizza tali mezzi per segnalare agli altri le proprie intenzioni; non si fermano ai segnali di stop, né tantomeno di fonte agliobblighi di precedenza; non usano le cinture di sicurezza, né i seggiolini di protezione per i bambini, perché fanno sedere i bimbi a lato del conducente e a volte anche tra il conducente e il volante.

Gli automobilisti dovrebbero guidare con due mani sul volante – continua il turista – ma a Ostuni se il braccio sinistro sporge penzoloni dall’abitacolo, oppure è aggrappato alla grondaia del tettuccio, la mano destra viene utilizzata per tenere il telefonino. Purtroppo tutto ciò è ammesso, in quanto non ho visto alcuna attenzione in merito alla pericolosità di tali comportamenti da parte delle Forze dell’Ordine e, nella fattispecie, della Polizia Locale.

In tale contesto, dove si evidenzia l’assenza di educazione civica e stradale, non trovo altra spiegazione se non quella di utilizzare i villeggianti  anche per far cassa. La sanzione – conlcude il turista – è stata debitamente pagata da parte di portatore di Handicap, con impossibilità di apporre il contrassegno su motociclo per timore di furto dello stesso».

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