Per chi opera in Borsa il momento non è certamente dei migliori: la grande incertezza che si respira a livello macroeconomico, frutto di una crisi prolungata, oltre che della situazione attuale in Ucraina, hanno gettato un’ulteriore ombra sul mondo delle azioni.
Dopo diverse settimane di incertezza qualcosa è tornato a muoversi, visto il ritorno della propensione al rischio di molti investitori: un elemento che è lo specchio dello stato dei mercati perché va ad indicare quanto ci si fida della situazione economica in un periodo storico e quanto, per l’appunto, si è disposti a rischiare, esponendosi in prima persona.
Per quanto ciò possa apparire paradossale, in momenti come questo, con le preoccupazioni dovute all’inflazione che aumenta, con l’incremento dei tassi di interesse e con la guerra in Ucraina che sta portando problemi evidenti all’approvvigionamento mondiale, c’è chi decide di lanciarsi sui mercati proprio per sfruttare la deriva negativa. Operazione ovviamente non per tutti ma appannaggio esclusivo di chi abbia esperienza sui mercati, uno storico di operazioni eseguite nel corso degli anni.
Come ci si muove in Borsa con la crisi
Come si dovrebbe operare quindi in Borsa quando si è in piena crisi, come in questo particolare momento storico? Vale la regola che vige sempre sui mercati, maggior rischio minore possibilità di guadagno a fronte di una remunerazione meno probabile ma più alta. Quanto di è disposti a rischiare? Quello che il mercato premia è propriamente il rischio che si va a correre.
Optare per azioni sicure può essere una garanzia da una parte ma andare a limitare di molto la potenziale remunerazione. È il gioco degli equilibri, come sempre sui mercati. E in questa fase è indispensabile muoversi con cognizione di causa scegliendo al meglio. quali sono le azioni sulle quali puntare in tempo di crisi?
Una guida del portale di investimenti https://www.abcfinanze.com/ indica alcuni titoli che possono essere interessanti in questa particolare fase: Roku ad esempio, titolo del settore tecnologico attivo nelle piattaforme di streaming e che per questo rappresenta un settore di grande interesse. E poi si cita MercadoLibre, azienda attiva nel settore della vendita online, quindi dell’ecommerce, altro comparto che negli ultimi anni è cresciuto in modo netto giovandosi della crisi ed i cui margini di crescita sono ancora inesplorati.
Ma attenzione a scegliere settori troppo innovativi: per chi non vuole correre rischi l’idea di puntare su titoli tradizionali, e anche nel paniere del Made in Italy ce ne sono diverse, da aziende automobilistiche a quelle del settore alimentare, può rivelarsi una sorta di salvezza.
